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“Moderno” dopo quattro secoli

Impossibile sottovalutare Caravaggio, si legge tra le righe nel comunicato stampa diffuso dal Comitato nazionale per il quarto centenario della morte dell’artista lombardo, impossibile prescindere dalla sua opera visto che “il ruolo che ha ricoperto e ricopre nel panorama dell’arte occidentale è difficilmente sopravvalutabile”. Artista apprezzato in vita e ancora più amato a quattro secoli dalla scomparsa, percepito come vicino al gusto della nostra epoca, che vede nelle sue tele segnate dalla dialettica ombra-luce un riflesso dello smarrimento contemporaneo e uno specchio il cui Noi, i moderni, per citare il libro in cui Alain Finkielkraut analizza tic, frasi fatte e meccanicismi della mentalità in cui siamo immersi, vediamo riflesse le nostre inquietudini e l’angoscia che riaffiora dalla tranquillità apparente del “nichilismo gaio”.
Se Caravaggio è una delle griffes più vezzeggiate dai media del mondo artistico, forse il modo migliore per ricordarlo è sgombrare il campo dal superfluo, lavorando a una necessaria scrematura di studi non sufficientemente argomentati, operazioni culturali effimere e attribuzioni disinvolte. È questo l’obiettivo che si prefigge il Comitato; le celebrazioni vogliono essere l’occasione propizia per mettere in campo iniziative di alto profilo scientifico e di ampio respiro culturale fondate su solide basi metodologiche, convogliando in sé le migliori energie degli specialisti italiani e stranieri che si occupano del pittore e della produzione artistica del suo tempo.
Senza sottovalutare, ovviamente, le esigenze di una corretta divulgazione rivolta al grande pubblico:  l’attività, in pieno svolgimento dal 2008, si sta concentrando in particolar modo sull’anno 2010, ricorrenza vera e propria del quarto centenario; Michelangelo Merisi muore, infatti, il 18 luglio del 1610. Tra le tante iniziative (per il programma aggiornato si veda il sito www.comitatinazionali.it) segnaliamo la giornata di studi “Caravaggio e la musica” – che si terrà il 29 settembre alla Biblioteca Braidense di Milano e sarà conclusa da un concerto di musica rinascimentale presso il conservatorio della città – e il convegno “Caravaggio e i caravaggeschi tra sacro e profano. Dalla pittura etica alla scena di genere” che si terrà in autunno a Roma presso l’Accademia dei Lincei e darà occasione agli studiosi di confrontarsi sulla figura e l’opera dell’artista; particolare attenzione sarà data all’esame dei soggetti raffigurati dal Merisi e alle tematiche ricorrenti nelle sue opere a confronto con le molteplici derivazioni prodotte dai suoi imitatori (l’Osservatore Romano). 

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