Parma – Inter, recupero della 22.ma giornata di serie A, faceva paura. Non tanto ai padroni di casa, consapevoli di incrociare una delle squadre più in forma del continente. Tanto meno ai Campioni d’Italia, capaci ultimamente di agguantare i tre punti con disarmante naturalezza. A tremare erano le avversarie, che sognano – senza farlo troppo sapere in giro – ancora un pezzettino di scudetto.
Riferimento per nulla causale a Roma e Milan, probabilmente assai preoccupate per un eventuale allungo in classifica dei nerazzurri. Una vittoria al Tardini, infatti, avrebbe fatto perdere le tracce della corazzata di Mourinho, già sin troppo distante da cugini e capitolini.
Ma il pareggio di mercoledì sera ha riacceso un timido raggio di luce in casa giallorossa e rossonera. Certo, una sconfitta, con tutte le ricadute psicologiche annesse e connesse, avrebbe avuto ben altro peso, ma i due punti persi da Zanetti e compagni, su un Parma tutt’altro che in salute, regalano comunque un salutare sospiro di sollievo.
“Questo risultato non è un disastro. E’ chiaro che i tre punti sarebbero stati meglio. Ma il Parma ci ha dato tutto e il pareggio se lo sono meritato”.
Così nel dopogara il tecnico portoghese. Forse consapevole di aver sciupato un’occasione d’oro. Ovvero la possibilità di dare il definitivo colpo di grazia alle due pretendenti.
C’è ancora tanto tempo, quindi. E poi a giorni arrivano le coppe. La champions, vecchio pallino e tormento della truppa morattiana. Una cosa e certa: il Chelsea di Carletto Ancelotti condizionerà, nel bene o nel male, la marcia nerazzurra.
Milan e Roma ringraziano il Parma e a bassa voce continuano a sperare.
