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L’Isola dei dolori

Una Juve così? E chi se lo aspettava…
Al derby d’Italia di sabato prossimo i bianconeri ci arrivano con otto punti di svantaggio rispetto ai nerazzurri. Un abisso. Inimmaginabile a inizio campionato.
Quella vista sul finire della bella stagione era infatti un’altra cosa. La Juventus che travolgeva la Roma, con un Diego a dir poco spettacolare, faceva pregustare un torneo di epiche battaglie. Con Ferrara già sul trono, a ricoprire il comodo ruolo di “Guardiola italiano”. E adesso?
La vecchia signora è acciaccata. E di brutto. Il reality visto sull’Isola fa venire i brividi a milioni di tifosi. Il Cagliari sembra quasi il Barcellona, complici i colori della maglietta e avversari con pochissimo mordente. Gli uomini chiave del tecnico napoletano sono tutti sotto tono. Da Del Piero ad Amauri, passando per Melo e Sissoko. La squadra non gira e non bastano nemmeno le reazioni rabbiose viste nel secondo tempo.
Questa Juve è un’altalena. Stravince e poi si perde, quasi senza spiegazione. Sull’Isola del terrore una delle versioni peggiori. Il povero Ciro è ormai scivolato dal trono. E’ il calcio, bellezza.
A Milano altra musica. L’Inter di Mou, con coraggio e fortuna, supera nel finale la Fiorentina. E’ festa grande. Quasi un trionfo. Ridimensionato solo dalla risposta siciliana del Milan di Leonardo. I rossoneri emulano i cugini e agguantano i tre punti nel finale. Grazie alla favola di Huntelaar. Giovane e taciturno ragazzone olandese, che esce dall’anonimato e a 60 secondi da uno scialbo pareggio rimette in sesto il diavolo. Riaccendendo di fatto il campionato.
Si prevede quindi una sabato di passione. Milan – Sampdoria e poi Juventus – Inter. Tre squadre a caccia di gloria. Il primo bivio per la Serie A.
Il panettone, a pochi giorni dal Natale, a qualcuno potrebbe andare di traverso.

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