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Lippi, Totti e Cassano…

Intrigo alla corte azzurra. Al centro dell’interesse? L’Italia che presto verrà. Quella che, per intenderci, in Sudafrica avrà l’onere di difendere il titolo. Impresa ardua e appassionante.
Ma un triangolo no. Effettivamente non lo avevamo considerato: Lippi, Totti e Cassano.
Il primo sceglie, gli altri due – a quanto pare – sperano. Tra i contendenti c’è tra l’altro una vecchia rivalità che resiste col passare degli anni: compagni d’avventura a Roma, poi la fuga del talento di Bari vecchia. E le punzecchiature, i confronti, le sfide a distanza a colpi di gol e grandi numeri.
In maglia azzurra, oramai, non si incrociano da tempi indecifrati. Potrebbero tornare, forse.
Certamente non entrambi. Sul doriano, però, il tecnico viareggino è stato abbastanza chiaro: il furor di popolo non sembra condizionare le sue volontà. Nonostante i primati della Samp e le buone prestazioni del suo fantasista.
Per il numero 10 giallorosso arriva invece l’incoraggiamento di un amico e compagno: “Non credo che Totti rimarrà indifferente al fascino del mondiale, ma rivederlo in azzurro sarebbe una piacevole sorpresa”.
Parole di Daniele De Rossi. E su Cassano? “E’ il più talentuoso e divertente. Ma se andiamo a guardare i gol, ne fa di più chi è qui in Nazionale o anche altri che sono rimasti fuori”. Il centrocampista della Roma non nasconde quindi le sue preferenze.
In attesa di capire come tutto questo andrà a finire, non resta che dare ragione di nuovo a Lippi: per accendere i riflettori sulla nazionale servono casi mediatici ad effetto. Poco interessa, al momento, la sfida decisiva che si disputerà sabato in Irlanda contro il Trap.
Ma se la qualificazione è davvero a un passo, lo dobbiamo – ancora una volta – all’esperienza e alla determinazione del  gruppo.
Va bene Totti, e pure Cassano. Ma il tecnico lo sa che l’arma vincente sta più nella squadra che nel singolo.
Quel collettivo che 3 anni fa, contro tutto e tutti, è riuscito persino a vincere un mondiale.

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