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L’anno del pallone che verrà

Che 2010 sarà per il calcio italiano?
Bella domanda. In questo sport è sempre troppo difficile fare previsioni. E soprattutto azzeccarle. Di sicuro, ci attendono sfide interessanti e da vivere fino in fondo.
In Serie A scopriremo se il monopolio dell’Inter di Mourinho cadrà sotto gli assalti di Milan e Juventus. I rossoneri, rinvigoriti dal giovane e per niente sprovveduto Leonardo, cercheranno quella continuità in grado di farli diventare grandi. I ragazzi di Ferrara avranno invece l’obbligo di superare presto la terribile crisi di fine anno e tornare a far sognare i propri, esigenti tifosi. I campioni d’Italia sembrano comunque ancora troppo lontani dalle inseguitrici. Ma le risposte più importanti le avremo già nelle prossime settimane: con lo scontro diretto tra la vecchia signora e il diavolo e con l’attesissimo derby della madonnina. Occasione di riscatto per il Milan sepolto dal 4 a 0 dello scorso agosto.
E poi c’è l’Europa. L’ambitissima champions. Anche in questo caso ci sarà poco da attendere: a febbraio le milanesi e la Fiorentina saranno chiamate a riscattare le figuracce rimediate nelle ultime due edizioni. Partono sfavorite le nostre, ma forse è meglio così. Il calcio italico incanta quando ha l’acqua fin sopra alla gola. Come accadde in quel di Berlino e dintorni  tre anni e mezzo fa. Già, i mondiali. Il paradiso del pallone. In questo caso dovremo pazientare un po’ di più: altri sei mesi. A giugno tutti col cuore in Sudafrica. Ancora Lippi, ancora gli azzurri. Per ripetere un’impresa che sembra impossibile.
Speranze, sogni, gioia, delusioni e polemiche. E innanzitutto passione. Nulla, come da copione, mancherà. Buon calcio a tutti.

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