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La rassegna stampa di SPIN (23-10-2015)

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Scritto da Super User

rassegnaGli arresti per le tangenti Anas, lo scontro governo-Regioni sulla manovra, le parole di Draghi e le polemiche in Vaticano per il presunto complotto ai danni di Papa Francesco si dividono le prime pagine dei quotidiani. Su Repubblica ampia intervista al sindaco dimissionario di Roma Ignazio Marino.

Anas. Dieci arresti (tra cui l’ex sottosegretario del governo Prodi Luigi Meduri), tre indagati, contatti con la ’ndrangheta e soprattutto l’imperversare di tangenti per gli appalti. Grande risalto alla dirigente Antonella Accroglianò, definita con molta enfasi la “dama nera”. Grande risalto anche al linguaggio in codice degli inquisiti che risulta dai verbali della Procura. È l’apertura di Corriere e Repubblica, non del Fatto quotidiano che dedica una pagina alla notizia.

Due interviste del Corriere. La prima al Procuratore di Roma Giuseppe Pignatone: «Spetta anche alle politiche dare risposte, non solo a noi. La corruzione è il principale strumento delle mafie».

La seconda al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio: « La vicenda dell’Anas lascia l’amaro in bocca ma, per paradosso, credo che dovremmo definirlo un giorno positivo perché stiamo facendo pulizia. È come una malattia. Quando viene allo scoperto si può curare ed estirpare».

«La legalità e la lotta alla corruzione sono condizioni irrinunciabili per la nuova crescita italiana… i valori di onestà, trasparenza, lealtà e responsabilità sociale sono essenziali sempre, e ancora di più per fare impresa». È uno dei passaggi chiave del discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella – riportato da tutti i quotidiani – davanti ai Cavalieri del Lavoro.

Papa. È invece il presunto complotto contro Papa Francesco la notizia principale del quotidiano diretto da Marco Travaglio, con l’intervista al vicepresidente della Cei monsignor Franco Giulio Brambilla: «Colpiscono le coincidenze. Certo c’è stata la strumentalizzazione di un caso personale almeno per la tempistica. Così è strano anche il momento scelto per la comunicazione della presunta malattia del Papa, che invece con grande serenità ed energia è presente sempre in modo discreto, attento e amicale. Ho calcolato che tra celebrazioni e presenza alle sedute plenarie saranno dieci giorni interi. E beve il caffè con noi…”.

Sulla stessa è il Giornale che intervista il giornalista Gianluigi Nuzzi autore del libro “Vaticano spa”: «Dopo Vatileaks ora assistiamo al complotto contro papa Francesco. La guerra di Bergoglio per cambiare la Chiesa e i mille ostacoli che sta affrontando».

Di “grande balla del complotto” scrive invece in prima pagina sul Foglio Giuliano Ferrara che invece attacca così: “Ma ci vogliono prendere per scemi? Il teologo Fernández, amico personale e ispiratore, dice che la pubblicazione della notizia smentita sulla salute di Papa Francesco è una strategia apocalittica, insomma l’Anticristo. Un uomo saggio a suo modo e intelligente come il cardinale Kasper mette insieme il leak sulla salute del Papa e il leak arrivato a Sandro Magister sulla lettera di George Pell e degli altri cardinali per dire che è una manovra per bloccare il Sinodo e castigare la sua ansia di misericordia”.

Sulla linea anti complotto si schiera anche Marcello Sorgi sulla Stampa.

Il Corriere si affida al cardinale Mauro Piacenza, penitenziere maggiore: “La notizia falsa di una malattia del Papa? Certe cose le lascerei sempre cadere, così si smorzano come meritano, se no si finisce per ingigantirle. Di certo, se qualcuno cerca di condizionare il Sinodo, non condiziona un bel niente».

Intervistato dal Tempo, il direttore di Qn – il giornale del presunto scoop – Andrea Cangini si difende: «Nessun complotto, il tumore c’è, ho le prove».

Pezzo di cronaca su Avvenire così titolato: “Nessun incontro medico col Papa”.

Ignazio Marino. Parli del Papa e ti viene in mente il sindaco di Roma che oggi rilascia un’ampia intervista a Repubblica: «Ho commesso errori sugli scontrini ma non ho mai rubato un euro. La città che vuole che resti, non è escluso che mi candidi alle primarie». A proposito del Vaticano, dice: «Non mi permetto di dire che il Papa ce l’ha cone me perché ho voluto il registro sulle unioni civili. Renzi sta cercando di cambiare il Paese ma non capita tutti i giorni che firmino in 50mila per chiedere al sindaco di restare».

Manovra. La Stampa è il quotidiano che decide di aprire sullo scontro la regioni e il governo per i ticket sanitari, con Chiamparino che si dimette della conferenza dei governatori. Il presidente della Regione Piemonte dice: «Mi dimetto per il debito ma c’è un problema di rapporti con il governo. Palazzo Chigi si riprenda la sanità e la gestisca centralmente».

Il Sole intervista il governatore toscano Rossi: «Serve un regionalismo differenziato».

Renzi difende la manovra: «È di sinistra», così titola l’Unità.

Economia. Spazio ovviamente anche alle parole di Draghi: «La Bce amplierà il quantitative easing». Repubblica scrive che il presidente manda lo spread sotto 100.

Editoriale di Donato Masciandaro sul Sole: “Le certezze di Draghi e le incertezze dell’economia”.

Sempre sul Sole analisi di Morya Longo sulla politica monetaria e i mercati: “Quel mistero dell’inflazione bassa”.

Su Repubblica molto interessante l’editoriale in prima a firma Alessandro Penati intitolato “La questione bancaria” che scrive essere cominciata nel 2007. «Trascorsi otto anni, non si intravede la volontà e la capacità di risolverla nell’unico modo possibile: con un vasto processo di ristrutturazioni e aggregazioni fatto nel mercato e a prezzi di mercato».

Politica. Dell’incontro a Madrid tra Berlusconi e la Merkel – al congresso del Ppe – il Corriere evidenzia la frase dell’ex presidente del Consiglio: «Tutto chiarito fra noi, quella frase non esisteva».

Berlusconi dichiara che forse andrà alla manifestazione di Salvini a Bologna.

Su Repubblica: “Nasce la cosa Rossa e guarda a Prodi: a Bologna primo test”.

Il Giornale punta ancora sullo scontro Quagliariello-Alfano: “Prende ceffoni dal premier”.

Il Fatto quotidiano punta sulla preoccupazione dei sindaci per l’effetto boomerang procurato da Verdini: ci fa perdere.

Altro. In prima sul Sole intervento di Gilberto Corbellini e Alberto Mantovani: “I vaccini sono utili e bisogna dirlo chiaro”.

 

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