Aperture in ordine sparso per i quotidiani. Dalle prime pagine: Renzi che fa dietrofront sulla case di lusso: dovranno pagare l’Imu. Il “sì” della consulta alla legge Severino che mette a rischio De Magistris e De Luca. A Milano un uomo spara al ladro e lo uccide. QN – Il Giorno scrive che il Papa avrebbe un piccolo tumore al cervello. La sala stampa vaticana ha già smentito.
Il giallo sulla malattia del Papa
Il Papa avrebbe una “piccola macchia scura nel cervello”, un piccolo “tumore curabile”. È il Quotidiano Nazionale a scrivere in prima pagina la notizia di una visita in incognito fatta da Bergoglio qualche tempo fa in Toscana, per consultare uno specialista giapponese di fama mondiale che lavora anche in Italia. E il responso è stato favorevole: non serve un intervento. Ma secca arriva nella notte la smentita di padre Federico Lombardi: “La diffusione di notizie infondate è gravemente irresponsabile e non è degna di attenzione”.
Politica
Renzi difende la legge di Stabilità che oggi arriva in Parlamento. Goffredo De Marchis (Repubblica): “Il premier deciso a difendere l’impianto della manovra: <<Non negozio, se lo scordino>>. Ma la minoranza Pd va in pressing e alza il prezzo: Ci vuole una tassa progressiva sulle abitazioni. Tra gli emendamenti in preparazione anche l’introduzione dell’Imu con detrazioni doppie”.
Ignazio Marino nega ogni accusa, attacca le opposizioni e riflette sulle sue dimissioni che diventeranno effettive solo il 2 novembre prossimo. Dopo le quattro ore trascorse ieri in Procura per rendere dichiarazioni spontanee sul caso delle spese di rappresentanza e degli scontrini di cene istituzionali sospette il caso Roma si fa ancora più intricato. Marco Conti sul Messaggero: “Renzi: ora dimissioni e basta. E lavora al pool di commissari. Il premier vede Alfano ed esclude ripensamenti del Pd: si volta pagina”.
Fabio Martini (La Stampa): “Renzi medita di posticipare a metà giugno il voto nelle città. Troppi guai locali nel partito, serve più tempo. Pollice verso a Marino”.
Giustizia
Francesco Sicignano, un pensionato di Vaprio D’Adda (Milano) ha sparato ed ucciso un ladro nel suo appartamento. La Stampa raccoglie le sue dichiarazioni: <<Dovevo difendere la mia famiglia ma non volevo ammazzarlo>>.
La legge Severino è perfettamente in linea con i principi costituzionali, almeno per quanto riguarda la discussa questione se sia corretta la sospensione o la decadenza retroattiva per gli eletti. Il ricorso su questo punto del sindaco Luigi De Magistris è stato bocciato dalla Consulta. Liana Milella (Repubblica) analizza le conseguenze politiche: “De Luca e Berlusconi tremano. Il giurista Pellegrino: <<I giudici hanno richiamato l’Abc della Costituzione>>. Si valuta l’impatto sulle aspettative del Cavaliere di veder cancellata la decadenza”.
Niente domiciliari per Mario Mantovani. Il gip di Milano Stefania Pepe ha respinto la richiesta di scarcerazione all’ex vicepresidente della giunta lombarda. Scrive Giuliana De Vivo sul Giornale: “Per il gip Mantovani è ancora un politico influente”. Il commento di Filippo Facci (Libero): “Mantovani resta in carcere solo perché è un politico. Se la richiesta d’arresto risale al settembre 2014 come è possibile che Mantovani – dimissionario e autosospesosi da tutto- sia oggi considerato pericoloso socialmente?”.
Economia
<<Se si guarda alle nostre due leggi di Stabilità insieme, c’è una riduzione di tasse di quasi 34 miliardi fra il 2014 e il 2017, di cui 30 miliardi su lavoro, impresa e sulla produzione, e solo 3,5 miliardi sulla casa. E all’interno dei 30 miliardi per il lavoro ci sono misure come i 10 miliardi del bonus da 80 euro o la decontribuzione sui contratti. Oltre a questo pacchetto, ora impegniamo un miliardo sulla povertà e potenziamo il fondo per la non autosufficienza. Mi pare un pacchetto largamente a favore delle fasce più disagiate, del lavoro, della produzione e della ripresa degli investimenti. Per circa il 90%>>. Lo afferma Yoram Gutgeld, consigliere economico di Palazzo Chigi, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Ferrari sbarca in Borsa a 52 dollari per azione, il massimo della forchetta di prezzo annunciata nei giorni scorsi (48-52 dollari) grazie alla domanda elevata da parte degli investitori. A questo prezzo Fiat Chrysler incassa appena meno di 1 miliardo di dollari (circa 865 milioni di euro al cambio attuale) e il 100% della Ferrari vale 9,82 miliardi”. Andrea Malan sul Sole 24 Ore.
Esteri
Sul Corsera: “Il Canada svolta a sinistra. Trionfa il <<liberal>> Trudeau. Figlio di Pierre, padre della patria, è cresciuto tra i grandi della Terra”
Su Repubblica intervista a Lech Walesa, ex presidente e premio Nobel polacco. <<Sono pronto a tornare per la democrazia>>.
Maurizio Molinari per La Stampa: “Pressing di Onu e Stati Uniti per fermare la terza Intifada. Ban-Ki Moon vuole un’intesa sullo status quo della Spianata delle moschee”.