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Il modello francese per rilanciare il Pdl

“Oggi il Pdl ha preso una piega diversa rispetto a quella immaginata a San Babila due anni fa: è diventato un partito di apparato, che occupa posizioni, fa nomine e litiga sui candidati alle regionali, invece di essere un partito di idee. Noi siamo in politica per innovare il Paese: il primo passo è far scegliere ai cittadini un Presidente  della Repubblica con poteri di governo, sul modello francese”.
A parlare è l’onorevole Giorgio Stracquadanio. Intervistato oggi da Antonella Coppari per QN.
Si discute tanto in questi giorni sul presente e sul futuro del Popolo della Libertà, su come costruire e strutturare il partito. E il fondatore del Predellino ha in merito idee molto chiare: “Da un lato, siamo in contrapposizione con l’intenzione di Fini di rappresentare una leadership alternativa, dall’altra ci mettiamo in competizione con una serie di persone che vengono sia da An sia da FI e puntano a un partito organizzato in potentati. Una deriva che non ci piace, per questo siamo venuti allo scoperto”.
“Noi non siamo una corrente – chiarisce Stracquadanio – perché non ci interessa la gestione del potere; anche per questo, non ci siamo dati un nome: siamo una rete di parlamentari che vuole avere un rapporto diretto con i militanti dei club della libertà di Mario Valducci per proporre iniziative politiche”.

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