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Ibracadabra. E Zlatan non c’è più

Non c’è,  al momento, nulla di ufficiale. La squadra allenata da Mou è per sua fortuna lontana dai riflettori italiani, impegnata in una conveniente quanto inutile tecnicamente tournè americana.
Ma,  a quanto pare, la Milano del calcio dovrà privarsi, dopo Kakà, di una altre grande stella: Zlatan  Ibrahimović.
Uno di quelli che oltre a deliziare i tifosi ha fatto anche tanto parlare appassionati e addetti ai lavori. Per i soliti comportamenti al limite della sopportazione: gestacci alla curva compresi. Al suo posto potrebbe arrivare E’to’o, decisivo nella ultima Champions Leage. I confronti tra i due forti attaccanti stanno già monopolizzando giornali e bar dello sport. Resta ancora da capire se la mancanza di Ibra sarà decisiva la prossima stagione. Lo svedese fu provvidenziale a Parma nel rocambolesco scudetto di un anno fa, vinto agli ultimi minuti contro la Roma. Prolifico e inarrestabile anche quest’anno. Fatta eccezione per l’Europa, dove l’ex juventino è stato l’emblema dell’ennesima disfatta interista.
Se l’affare col Barcà andrà in porto, la Juve e le altre potranno sperare in un campionato diverso, sicuramente più equilibrato.
Ma anche  all’Inter, a conti fatti, non dovrebbero farne una tragedia. Per due motivi: Moratti si è già stufato di vincere tricolori e punta dritto alla coppa delle grandi orecchie (vinta l’ultima volta quando l’uomo ancora non sbarcava sulla luna). E da questo punto di vista, Ibra, è stato assai deficitario.
Secondo e ultimo aspetto: nello spogliatoio, probabilmente, tornerà un po’ di serenità. A Mourinho e ai suoi ormai leggendari “zeru tituli” la possibilità di creare senza inceppi un gruppo, prima che una squadra, senza rivali in Europa e nel mondo.

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