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HO VISTO IL FUTURO DEL ROCK’N ROLL

31 dischi d’oro, 78 di platino, 1 premio Oscar, 13 Grammy Awards, 8 dischi considerati fra i migliori cinquecento del ‘900, una produzione discografica senza precedenti: 24 Album realizzati di cui 15 in studio, 5 live e 4 raccolte, per un totale di 37 anni di irripetibile carriera.
E qualcuno si chiede ancora perché lo chiamano il Boss?? Bruce Frederick Joseph Springsteen nasce a Long Branch (New Jersey) il 23 settembre del 1949 dal severo padre irlandese Douglas e dalla tenera ed accondiscendente madre Adele Ann Zirilli…sì, di origini italiane.
Riuscire a spiegare in poche righe la grandezza artistica di quest’uomo non e’ una cosa semplice…potrei dire che Springsteen é uno che scrive 10 canzoni in una notte, che si é permesso di fare uno dei suoi lavori più belli (Nebraska) in una baita di montagna, per l’appunto in Nebraska, da solo, chitarra e voce, e quando al momento di arrangiarlo sono arrivati i musicisti e i discografici si sono guardati negli occhi e l’hanno stampato così com’e; potrei ricordare che Springsteen ha scritto la sua più famosa (ma credo non più bella) canzone, “Born in the USA”, con un solo accordo,  il SI maggiore e che a sessant’anni Springsteen fa ancora un fiume di concerti di quattro ore l’uno senza pause…ecco, di cose così se ne possono scrivere all’infinito…ma c’è una verità più grande ed è che nessuno mai meglio di lui ha saputo coniugare le 4 forze di un cantautore: Musica, Testi, Voce e presenza scenica, nessuno mai meglio di lui ha saputo creare film di 4 minuti (Sean Penn fece una buona pellicola su una sua canzone) senza utilizzare nemmeno un’immagine che non fosse la sua; e soprattutto, nessuno mai meglio di lui ha saputo incarnare e musicare l’anima dei perdenti e la fine del sogno americano.
Per chi non lo segue, lo conosce, lo apprezza, è il più grande Rocker del mondo per chi, come altri, è un suo seguace, Springsteen è un maestro di vita.
Parlare di Springsteen senza parlare del suo mitico gruppo, la “E-STREET BAND”, sarebbe un po’ come lavarsi i piedi con i calzini! E’ dal 1969 che il Boss suona con Steve Van Zandt – in arte Little Steven – ed è insieme a lui e a Danny Federici, che ha fondato questa impressionante unione di anime artistiche che, da 40 anni, rendono condivisibile a tutti, la meravigliosa immersione in brani del calibro di “Born to run”, “Thunder road”, “The river”, “The promise land”…solo per citarne alcuni.
Ma scordatevi di capire e apprezzare fino in fondo Springsteen senza prima esservi muniti di un libretto di traduzione dei suoi testi, unici!
Sapete cosa disse il suo Amico, Manager, Produttore e Consigliere, Jon Landau, quando lo ascoltò dal vivo, per la prima volta, il 22 maggio del 1974 all’Harvard Square Theatre di Cambridge, in Massachusetts? ‹‹Ho visto il futuro del rock’n’roll e il suo nome è Bruce Springsteen››.

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