
La situazione più delicata spetta proprio al tecnico portoghese. A cui non è certo concesso fallire. La batosta spagnola ha rimesso in discussione le qualità nerazzurre e in casa col Rubin sono vietati passi falsi. Lo Special One guadagna i suoi miliardi per trionfare, dopo secoli, in Europa. La caporetto non è contemplata dalle parti della Pinetina.
Ma nel frattempo c’è l’Italia e soprattutto l’imminente confronto casalingo con la Fiorentina. La superiorità tecnica sugli avversari anche stavolta è palese. Se però il confronto avviene sul piano psicologico, i campioni partono nettamente sfavoriti. I viola agli ottavi ci sono già. E sulle ali di un rinnovato entusiasmo possono concentrarsi sul campionato ed evitare così i passi falsi degli ultimi tempi.
Non si ride nemmeno a Torino e Milanello. I rossoneri, impegnati nella difficile trasferta di Catania, devono fare pure i conti con i malumori di Inzaghi e Gattuso, che reclamano più attenzione. Al giovane tecnico brasiliano, toccherà quindi ritrovare l’equilibrio fuori e dentro il campo. E mantenere i nervi saldi fino alla decisiva trasferta di Zurigo.
La vecchia signora è invece impegnata a Cagliari, contro una formazione in continua ascesa. Anche a Ferrara serviranno sangue freddo e lungimiranza. Senza pensare troppo a un Bayern che comincia a fare davvero paura.
Intanto le inseguitrici potrebbero approfittare del particolare momento del tris di testa. Dal suggestivo derby della lanterna uscirà forse la squadra in grado di far tremare le big. Sampdoria e Genoa, mai come quest’anno, se la giocano alla pari. Impossibile un pronostico. Probabile (e auspicabile) lo spettacolo in campo e sugli spalti.