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Dinho-Balotelli, sorrisi da ritrovare

Divisi, per il momento,  dal destino del campionato e dai punti in classifica. Uniti però nella difficoltà di gestire a volte i propri talenti.
Inter e Milan hanno, oggi, le stesse gatte da pelare. Pensando a quel benedetto equilibrio che rende vincente uno spogliatoio.
Partiamo da Ronaldinho. Il fuoriclasse brasiliano, dopo mesi di dribbling, assist, elogi e vittorie, è tornato nella bufera. Tutta colpa di un derby perso con troppa amarezza. Il fantasista, in realtà tra i pochi a salvarsi quella sera sul campo, è diventato il capro espiatorio della disfatta e del successivo calo dei rossoneri. Complice il gossip e i pettegolezzi sulle sue presunte notti brave.
Prima la notizia di una multa, poi la smentita da parte della società. Tutto risolto, a quanto pare, in quel di Milanello.  Anche perché, onestamente, Dinho continua ad essere l’asso nella manica di Leonardo e l’unico a mantenere un rendimento costante.  In attesa degli importantissimi recuperi di Nesta e Pato.
Più critica la situazione, invece, in casa nerazzurra. Nonostante lo stato di grazia della squadra, culminato con la vittoria in semifinale sulla Fiorentina. Partita che fa più rumore per il nuovo caso Balotelli che per il gol di Milito e la buona prestazione dei campioni d’Italia. Dopo mesi di pace, il giovane attaccante è tornato a litigare con il tecnico.  Super Mario è stato a un certo punto sostituito dal portoghese, punito per aver reagito male a un richiamo dell’allenatore, che pretendeva il ritorno dell’attacante in difesa in occasione di un calcio d’angolo degli avversari.
Musi lunghi e polemiche. Ma Mou ai microfoni non si scompone: “Nei miei schemi i giocatori devono sempre difendere, anche se hanno un problema, se si sono fatti male o hanno perso una lente a contatto. Prima devono difendere poi vengono tutti gli altri problemi”.
Domenica si torna a giocare. Per Balotelli e Ronaldinho solo pochi giorni per ritrovare il sorriso e ricominciare.

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