Gli ottavi di finale, adesso, per Milan e Juventus non sono più un miraggio.Il traguardo è davvero alla portata di mano, grazie anche ai demeriti altrui. Ma da apprezzare, in entrambe, è la concretezza e la capacità di gestire le situazioni complicate.
La Juventus di Ferrara, dopo il crollo casalingo con il Napoli, ottiene tre punti pesantissimi sul campo del Maccabi Haifa. Senza strafare, ma anche senza rischiare troppo il ritorno degli avversari. Basta un gol del solito Camoranesi, sempre puntuale nelle partite importanti. Il Maccabi non è il Manchester, ma Ferrara può ritenersi sicuramente soddisfatto per aver ritrovato una squadra affidabile e quadrata e per essersi avvicinato all’agognata qualificazione. L’unica cosa che conta in questo momento. Poi ci sarà un intero inverno per pensare alla freschezza atletica, alla velocità di manovra, al recupero degli infortunati e a un gioco tutto da riscoprire.
Il derby d’Europa non tradisce le attese. A San Siro, Milan e Real Madrid danno vita a una partita spettacolare e intensa, combattuta fino alla fine. Ma stavolta i rossoneri sono bravi a contenere e a gestire una gara che i madrileni volevano vincere a tutti i costi, dopo la nota disfatta casalinga. L’1 a 1 finale tiene a galla le due regine del vecchio continente e legittima definitivamente il diavolo di Leonardo: la vittoria in terra di Spagna, ora ne siamo certi, non è stato uno sporadico episodio. La squadra sta diventando non solo bella, ma anche solida. La difesa tiene benissimo, il centrocampo è tornato a correre, l’attacco ha ritrovato un Borriello che promette un grande futuro. E poi c’è quel Pato che è quasi impossibile da marcare, il nuovo golden boy capace davvero di fare la differenza.
Stasera è il turno di Inter (impegnata in un delicatissimo confronto a Kiev) e Fiorentina (ospita al Franchi il Debrecen già battuto in trasferta). Prandelli e Mourinho lo sanno: serviranno, prima di ogni altra cosa, nervi saldi e concretezza.
