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Caro Mr, questa canzone è per te

Ciao Lippi, guarda come sono bello. Guarda come sono bravo.
Dediche di inizio anno, rivolte al ct della nazionale. Splendidi messaggi mondiali, perché in fondo questo è soprattutto l’anno del Sudafrica e lo stesso tecnico viareggino ha lasciato intendere che le porte azzurre, nonostante il gruppo, sono ancora aperte.
Ma l’Epifania del pallone regala l’imbarazzo della scelta. Tante perle nella calza della simpatica vecchietta.
La prima, forse la più bella, quella del napoletano Fabio Quagliarella. Che torna a segnare come solo lui sa fare. Un tiro impossibile, un gol bellissimo che annichilisce la povera Atalanta di Conte e fa impazzire i tifosi sotto il Vesuvio. Il messaggio è chiaro: sono tornato. L’ex Udinese è tra quelli in bilico a giugno. Ma vuole, come tutti, esserci ad ogni costo.
Fuori dal giro azzurro, invece, Marco Borriello e Antonio Cassano. Almeno fino a ieri sera. La sforbiciata del primo e la pregevole rete del secondo invitano il ct a riflettere seriamente sulle loro qualità. Il milanista è proprio l’ariete che manca all’Italia dai tempi d’oro di Luca Toni. Sul genio di Bari vecchia, invece, il discorso è molto più complesso. E pure stranoto. Ma lui vuole esserci fino alla fine. E sotto sotto sperare.
Le dediche, comunque, non finiscono qui. Ad ora di pranzo SuperMario, il golden boy del calcio italiano, ha trafitto il Chievo con una rete d’astuzia e di potenza. La sua classe è indiscutibile. I numeri per sognare il Sudafrica non mancano. Ma è tutto il resto a far difetto. Anche a causa di quelli che strumentalizzano la sua immagine e ne fanno un simbolo positivo o negativo. Dentro al campo, però, non ha rivali.
E infine ecco Gilardino. L’unico che sembra avere un posto quasi assicurato nell’attacco dei campioni del mondo. Il suo spettacolare colpo di testa a Siena sembra voler tenere a bada tutti gli altri contendenti. E avvertire Lippi: guarda e ammira, non hai bisogno di distrarti altrove.

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