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Attenti alla Roma, colpita nell’orgoglio dalla grande depressione

La notizia è rimbalzata domenica sui tanti siti specializzati in calciomercato. Sensazionale e suggestiva: Luca Toni vicino alla Roma.
Poi le smentite e successivamente una speranza: “È una situazione che si può concludere felicemente all’80 per cento. Al momento non c’è una trattativa in atto ma solo un interessamento da parte della Roma. Società e giocatore sono stati informati e la Roma sta aspettando una risposta da parte del Bayern Monaco”. Parola di Josè Alberti, manager dell’ex ariete viola.
Una cosa è certa: l’arrivo del centravanti della nazionale a Roma darebbe un bello scossone a tutto l’ambiente giallorosso, che mai come in questi mesi sta vivendo un periodo assai delicato. A causa delle note vicende societarie.
La grande depressione, però, cela una squadra che tutto sommato può ancora fare affidamento su tanti campionissimi (vedi Totti, De Rossi, Menez, Mexes) e su uno degli allenatori più brillanti della Serie A. Non c’è più Aquilani, volato a Liverpool alla corte di Benitez. Il giovane centrocampista, da tempo nel giro della nazionale di Lippi, ha qualità indiscutibili. Ma nella Capitale il suo contributo, causa infortuni a ripetizione, non è stato mai decisivo. Quindi gli uomini di Spalletti, seppur a malincuore, possono fare tranquillamente a meno di lui. Con la speranza di vedere presto in giallorosso quel forte centravanti, vecchio cruccio della famiglia Sensi. Sono anni infatti che la società è alla ricerca di un giocatore da 20 gol a stagione. Non è arrivato ai tempi d’oro, quando la Roma lottava per il primato, potrebbe invece arrivare ora. Ennesimo paradosso di una squadra che in questo precampionato è stata fin troppo sottovalutata e che potrebbe quindi essere la grande rivelazione. Le condizioni ci sono tutte: rosa di buon livello, ottima guida tecnica e orgoglio ferito.
Anche i precedenti sono confortanti: i cugini della Lazio, guidati dall’emergente Roberto Mancini, in piena  crisi societaria (i calciatori non percepivano da mesi gli stipendi) fecero un campionato fantastico. Il fatto risale a qualche anno fa.
Oggi Spalletti spera di ripetere le gesta del giovane collega, nonostante le tante, troppe difficoltà.
Lo scudetto è fantascienza da queste parti. Per alcuni anche una bestemmia. Ma le potenzialità di Totti e compagni sono un ottimo antidoto al pessimismo degli ultimi tempi.

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