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Il prossimo Consiglio dei ministri stabilirà le condizioni reali dell’esercizio delle opere, con l’ausilio del ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e del ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi. Il presidente Napolitano ha criticato l’assenza del governo già in occasione del primo incontro fra i membri del Comitato, nel giugno scorso. Dopodiché, la polemica ferragostana – con i limiti del caso e del contesto, gonfiato di eccezionale calura – della Lega sull’inno di Mameli ha condito le pietanze, con qualche grammo in meno di peperoncino, e di ciò si sa ormai tutto. In sostanza, secondo Napolitano, il governo deve rimboccarsi le maniche e lavorare di brutto, i tempi sono «stretti». Il presidente della Repubblica, ieri sulla Stampa: «Siamo a fine agosto, la scadenza comincia a non essere lontana e se in autunno non si accelera, i tempi sono stretti». Napolitano ha anche detto di aver inviato qualche settimana fa una lettera al governo, «per conoscere gli intendimenti e gli impegni dell’esecutivo per le celebrazioni», una lettera che attende ancora risposta. «Attendo – ha sottolineato Napolitano – una risposta ormai improrogabile dal governo, affinché chiarisca i suoi intendimenti e i programmi in vista del nostro anniversario».
Come annunciato nei giorni scorsi, nel prossimo Cdm il ministro per i Beni e le Attività Culturali illustrerà i progetti per le celebrazioni. L’interventismo di Napolitano potrebbe continuare, in linea con quanto finora da lui avviato, proprio sulla base delle proposte operative del ministro Bondi (Da Ragionpolitica del 21 agosto 2009).