Archivio Attualità

Frattini: “Una missione da cambiare”

“Anche per gli inglesi è stato il mese peggiore. Va cambiato molto”. A poche ore dall’attentato di Kabul, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera.
In Afghanistan, ha ammesso il ministro,  occorrono mutamenti concreti: “Va attuato ciò di cui parliamo da quando la nuova amministrazione americana ha pubblicato la revisione della sua politica sull’Afghanistan. Occorre moltiplicare il ‘metodo Italia’, approc¬cio che abbina sicurezza e grande profes¬sionalità con l’attenzione alla gente che soffre, alla ricostruzione. Va cambiata la visione generale della missione”.
E ha poi aggiunto: “Il cuore degli afghani deve ancora essere conquistato. Noi italiani siamo meglio piazzati di altri: il binario militare per noi è sempre stato parallelo, talvolta anche un metro indietro, rispetto al binario della ricostruzione civile…”
Qualche ora prima, invece, Bossi ha auspicato un ritorno a casa dei militari entro Natale. Ma è una decisione, ha replicato il presidente del consiglio, che deve essere presa insieme a tutta la coalizione internazionale.

La politica italiana, ieri mattina,  si è  fermata dopo la notizia dell’uccissione dei sei militari italiani. Sospesi i lavori sia alla Camera che al Senato, “in segno di lutto e solidarietà”.

Ecco i commenti delle principali personalità politiche:

La Russa: “Devo purtroppo confermare la perdita di sei soldati del 186esimo reggimento della folgore che erano di stanza a kabul dove il nostro contingente opera con circa 450 militari”. “Agli infami e vigliacchi aggressori che hanno colpito in maniera subdola – ha detto il ministro – va la nostra ferma convinzione che non ci fermeremo”.  E aggiunge: “Questa missione continuerà”.

Silvio Berlusconi: “Il Governo italiano è vicino alle famiglie delle vittime, condivide il loro dolore in questo tragico momento ed esprime la sua solidarietà a tutti i componenti della missione italiana in Afghanistan impegnata a sostegno della democrazia e della libertà in questo sfortunato paese”.

Fabrizio Cicchitto: “Esprimo il più grande cordoglio, anche a nome dei deputati del Pdl, per la morte dei nostri soldati avvenuta, in seguito ad un attentato terroristico a Kabul, nell’adempimento del loro dovere”. “Desidero comunicare, altresì – aggiunge – tutta la mia solidarietà ai familiari dei caduti e la vicinanza ai nostri soldati impegnati in Afghanistan per la difesa della democrazia in quel Paese e della libertà del popolo afghano e per la lotta al terrorismo islamico”.
 
Arturo Parisi: “Mentre sull’attacco di Kabul attendiamo con trepidazione le doverose informazioni da parte del governo, una cosa sola è fuori discussione. Tutto il paese è unito attorno ai nostri soldati, al loro coraggio, all’ansia e al dolore delle loro famiglie. Del resto parleremo dopo, essendo chiaro che troppe sono le cose delle quali dobbiamo discutere”.
 
Gianfranco Fini “Le nostre forze armate hanno pagato un ulteriore tributo di sangue a difesa della democrazia in Afghanistan. La Camera si stringe intorno alle famiglie delle vittime e a tutte le forze armate»”.

Franco Frattini: “Fare terra bruciata a terroristi”. “Dobbiamo fare di più per conquistare il cuore degli afghani, quelli che chiamiamo alleati, per fare terra bruciata di ogni complicità e omertà verso i terroristi”.
 
Giorgio Napolitano, in visita a Tokio, esprime “sincero e accorato cordoglio ai familiari dei caduti e un augurio di guarigione ai feriti”.  “Voglio anche indirizzare ai nostri valorosi, che rappresentano l’Italia in questa difficile missione internazionale per la pace e la stabilità, l’espressione della nostra riconoscenza e della nostra vicinanza”.

Renato Schifani: “Il presidente del Senato Renato Schifani, nell’esercizio delle funzioni di Presidente della Repubblica Italiana, esprime il più profondo dolore e cordoglio per la morte dei soldati italiani caduti oggi in un attentato terroristico a Kabul”.
“Il sacrificio di questi eroi – sottolinea Schifani – costituisce un ulteriore doloroso contributo che i nostri militari, con grande coraggio e professionalità, continuano a dare per difendere la democrazia, la pace e la sicurezza internazionale. L’Italia si inchina davanti a questi nostri ragazzi e si stringe commossa intorno alle loro famiglie”.

Riguardo l'autore

vocealta