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Serie A: la ventiduesima giornata

L’Inter avrà problemi di spogliatoio ma resta comunque la squadra più forte e, attualmente, senza rivali seri. Domani in casa contro il Torino potrebbe allungare ancora il distacco sulle inseguitrici. Non tanto sulla Juventus quanto sui cugini milanisti. I capricci di capitan Del Piero non sembrano aver scosso l’ambiente bianconero, abile a gestire i momenti di difficoltà e di polemiche interne. Attenzione però alla partita di questa sera: il Cagliari è una delle squadre più in forma e non verrà a Torino per fare la bella statuina. Domenica scorsa contro la Lazio ha impressionato non solo sul piano tecnico ma anche su quello atletico.
Il Milan, che chiuderà la ventiduesima giornata proprio contro i biancocelesti, continua a fare i conti con la difesa ballerina. Non si può pretendere di passare in vantaggio e tenere l’1-0 fino alla fine senza subire. Un altro problema riguarda le sostituzioni. Spesso Ancelotti tende a farle negli ultimi minuti e poi almeno nelle partite casalinghe in cui si affrontano avversari deboli il mister rossonero dovrebbe schierare due punte. Nonostante affronti una retroguardia fragile, il Milan soffre il mal di trasferta perché dimostra poca cattiveria agonistica soprattutto in mezzo al campo.
In zona Champions, si è aperto il duello per il quarto posto tra Genoa e Roma. Non si sa quanto potranno tenere i ragazzi di Gasperini ma intanto danno spettacolo con un atteggiamento offensivo ed equilibrato. Vedremo se anche contro il Palermo varrà la legge: “A Marassi non si passa”.
La Magica è impegnata in riva allo Stretto al cospetto dell’ultima in classifica: la Reggina. L’unico problema, nonostante il buon viso a cattivo gioco di Spalletti, può essere la rosa decimata dalle assenze, in primis capitan Totti.
La Fiorentina, che riabbraccia Mutu, andrà a Bologna per capire se si è ripresa. Per quanto riguarda i viola, manca un centrale di centrocampo d’esperienza che detti i tempi ed imposti il gioco in velocità. Questo senza nulla togliere ai vari Felipe Melo, Montolivo e Kuzmanovic. Guardando la squadra di Prandelli si ha l’impressione che in certe partite manchi la giusta grinta per recuperare il risultato o per arrotondarlo.
Chi ha ritrovato il sapore dei tre punti, l’Udinese, se la vedrà contro i belli di sera (il Napoli di Reja). Prima o poi il tabù del San Paolo inespugnabile, almeno quando si gioca alle 20.30, verrà sfatato. Sicuramente Hamsik-Lavezzi insieme ai campani doc Di Natale-Quagliarella offrono garanzie per lo spettacolo.
Spettacolo che forse non vedremo in altri campi come Bergamo (ospita il Catania), Siena (attende il Lecce) e Verona (il Chievo aspetta la Samp). Non tanto per le squadre impegnate, quanto per la necessità di fare punti in ottica salvezza. Adesso conta essere concreti piuttosto che incantare con il bel gioco.

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