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Roma d’estate…

Roma d’estate ha un suo fascino. Agosto, il mese più particolare per questa città dai mille volti. Vuote dei suoi inquilini più stabili, le vie del centro sono gremite di turisti paonazzi e sudati. I giapponesi con le loro reflex inseparabili si accalcano sulla barca di piazza di Spagna per uno scatto alla famosa scalinata. Le commesse dei negozi luxury di via Condotti cercano sempre di mantenere il sorriso. E non vedono l’ora di staccare per guardare i tramonti di Roma. Un brusìo infinito nei dintorni di via del Corso, persino ad ora di pranzo. Ma poi, qualche chilometro più in là, tutto tace. Roma diventa quasi una città fantasma. Regna una calma a dir poco sorprendente. Quasi quasi si riescono persino a sentire le cicale, vicino alla Basilica di San Paolo. Poco traffico ai semafori, parcheggi liberi. Un paradiso!
Ma che paradiso, sembra pensare una vecchietta affacciata a un balconcino di Testaccio, qui è un inferno! Lei sta tutto il giorno lì, placidamente accoccolata su quella sediolina, a guardare il mondo, incantata, come un gatto sornione. Sono i suoi ultimi anni e vorrebbe solo un po’ di aria fresca. Ma lì, vicino al Tevere, di giorno è umido, la sera, invece, è pieno di zanzare. La notte, per di più, sente sempre quei ragazzacci, giù, che gracchiano nell’isola Tiberina. E ripensa a quando lei, da giovane, nel Tevere ci faceva pure il bagno.
Roma d’estate e la fila per andare a Ostia o Fregene la domenica. Roma, Roma e tanta voglia di partire, ma poi quanta nostalgia della capitale. Perchè nonostante la vita frenetica, le labirintiche stradine dei Parioli, i parcheggiatori abusivi e lo ZTL, dopotutto Roma è nostra. E se avessimo effettivamente tutto il tempo libero che desideriamo, non ci sentiremmo forse un po’ annoiati?

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