Archivio di Cultura

L’Internazionale, bello. All’80%

Che il settimanale Internazionale offra un prodotto di buona qualità proponendo la traduzione degli articoli “migliori” comparsi sulla stampa estera non è in dicussione
Allo stesso modo, che il sistema dell’antologia sia un ottimo compendio per chi non conosce le lingue o, più semplicemente, non riesce a monitorare anche gli organi di stampa internazionali, è evidente. È infatti dal 1993 che questo settimanale, unico nel suo genere, continua a conquistare lettori, negli ultimi due anni ha addirittura aumentato la sua circolazione del 25 per cento. Piace al Time, che l’ha citato nei mesi scorsi come esempio di un diverso tipo di reporting in grado di registrare ancora una domanda fortissima e piace, molto più modestamente, anche a noi. Per queste ragioni però, leggendolo, viene da pensare che dovrebbe dedicarsi solamente a questo eccellente servizio, evitando di cimentarsi in altro. Le altre venti pagine (su cento) che la rivista cerca, spesso appaltandole anche a collaboratori esterni, di confezionare nel modo migliore possibile, sono uno sforzo non richiesto e dal risultato assai discutibile: chi sente la necessità di una pagina di recensioni tv che altro non sono che la trascrizione delle descrizioni dei programmi o delle trame delle serie tv riportate dal sottopancia dei canali digitali  o satellitari? Chi legge ‘Cara Milana’, che altro non è che una ‘rubrica della posta’ di un femminile qualsiasi in salsa radical chic e leziosamente orpellata con qualche citazione dotta? Chi perderà tempo a decodificare una striscia noiosa e spesso incomprensibile come ‘Cartoline da Napoli’, invece di saltare direttamente all’ultima pagina per godersi le insuperabili vignette del New Yorker? Pochissimi. Dal momento che sono in molti, invece, ad attendere il venerdì mattina per leggerne il brillante e ben scritto oroscopo, curato da Rob Brezsny, così come sono tanti coloro che cedono al fascino delle meravigliose copertine e delle splendide illustrazioni e fotografie a corredo degli articoli, rivolgiamo un appello al Direttore, Giovanni de Mauro, affinché si faccia promotore del buon vecchio detto popolare secondo cui è giusto che ciascuno faccia il proprio mestiere…
 

Riguardo l'autore

vocealta