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Giulietto cattivo!

Mentre Barroso, Presidente della Commissione Ue, dichiara di apprezzare la manovra economica proposta dal Governo e che gli sforzi dell’Italia vanno nella giusta direzione ecco che nel Bel Paese iniziano a susseguirsi reazioni e dichiarazioni di disapprovazione. Il provvedimento, che traccia il percorso che porterà l’Italia a risparmiare 12 miliardi nel 2011 e altrettanti nel 2012, prevede numerosi tagli, dalle spese dei Ministeri ai contributi per le campagne elettorali ai partiti politici, dai contratti per il pubblico impiego all’eliminazione di alcuni enti pubblici. Ma i protagonisti della scena, stranamente o forse no, sono i magistrati: ebbene si, poverini, vedranno il loro stipendio decurtato del 10% nella parte eccedente gli 80.000 euro. L’Associazione Nazionale Magistrati proclama lo stato di agitazione e si riserva di proporre al proprio “parlamentino”, convocato per il 29 Maggio, immediate iniziative di protesta contro la manovra economica varata dal Governo che contiene misure inaccettabili per i magistrati e per il funzionamento del sistema giudiziario, trattandosi di atti punitivi che minano l’indipendenza del sistema. Tutti compartecipi del dolore dei nostri togati ci chiediamo:- Giulio, come hai potuto? Perché proprio loro? Da sempre garanti di un sistema giudiziario ineccepibile, equo e celere devono subire gli effetti di questa manovra che li costringerà a lavorare in condizioni disumane per uno stipendio da fame? Che i Costituenti abbiano dimenticato di scrivere in chiusura dell’art 104 comma 1 della Costituzione che le garanzie di autonomia e indipendenza si realizzino solo a fronte di un cospicuo compenso?

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