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Fischietti e polemiche

Ci risiamo. Stessa storia, stesso posto, stessi bar, dove si ritorna a discutere di rigori che “non c’erano”.
A quattro anni da calciopoli si parla ancora di favoritismi, di penalty regalati, di cartellini inesistenti e di gol non visti.
Nella giornata di domenica, l’ottava del girone di ritorno, non sono mancati errori arbitrali, primo fra tutti un rigore dato alla Juventus di Zaccheroni, che finalmente trova la vittoria dopo un mese e mezzo d’astinenza. Un contatto avvenuto fuori area di Papastathopoulos su Del Piero è per l’arbitro Mazzoleni tiro dal dischetto. La Juve stava pareggiando in casa con un Genoa che non meritava di certo la sconfitta, che ha dominato la partita per 90 minuti. E così la squadra bianconera si avvicina in zona champions…
Per i torinesi in questo campionato non è stata una novità avere ricevuto dei favoritismi, il rigore concesso contro la Lazio ad esempio o quello non concesso al Bologna sono tra gli episodi più eclatanti.  Ci si chiede a questo punto se Bettega ci stia rimettendo lo zampino.
Ma non finisce qui. La Lazio a Parma trova sì la vittoria, ma le viene negato il gol su tiro di Floccari respinto da Paci dentro la porta, azione che l’arbitro non vede e non assegna il vantaggio.
Anche in Napoli – Inter Rosetti non punisce Aronica per un fallo di mano in area di rigore e il Napoli  mantiene il quarto posto.
Non si può parlare ovviamente di campionato falsato, o meglio non vorremmo pensare il peggio. Gli errori arbitrali  ci sono, ci sono stati e ci saranno sempre.
Ci si chiede però perché scorrettezze del genere avvengano solo in Italia, dove siamo sovrastati da una FIGC e da una Lega Calcio che non applicano un regime rigido per i direttori di gara. Dovremmo forse dare retta al nostro vecchio caro Biscardi per applicare la moviola in campo?

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