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DIFENDIAMO LA LIBERTÀ E LA DEMOCRAZIA

Sabato 20 marzo scenderemo in piazza. Come sapete, lo facciamo raramente. Ma – come dicono a Roma – quando ci vuole, ci vuole. E questa volta è assolutamente necessario. Ora più che mai è importante difendere la nostra libertà e la nostra democrazia. Non è retorica. Lo dicono i fatti.
La magistratura politicizzata, con l’appoggio della sinistra, dei suoi giornali e dei suoi sindacati sempre pronti allo sciopero politico, sta dettando i temi e i tempi di questa campagna elettorale. Prima hanno inventato una Tangentopoli che non c’è: semmai vi sono casi isolati di comportamenti deviati, che come tali vanno puniti. Poi hanno cercato di schizzare del fango perfino su quell’autentico miracolo che abbiamo realizzato all’Aquila e in Abruzzo, un’impresa straordinaria che i maggiori urbanisti internazionali considerano un modello per il mondo intero. Infine hanno cercato di escluderci dal voto in due Regioni importanti come la Lombardia e il Lazio, per poter vincere correndo da soli come facevano i loro maestri di scuola sovietica. Un sopruso violento e inaccettabile che in parte abbiamo respinto.
A Milano, sia pure con il ritardo di una settimana, la correttezza delle nostre liste è stata riconosciuta. A Roma, purtroppo, non ancora. Ma in entrambi i casi non vi è stata alcuna responsabilità, nessuna colpa dei nostri rappresentanti, che erano presenti in orario nell’ufficio preposto alla consegna delle liste e avevano le documentazioni in regola. A determinare la nostra esclusione è stata invece una decisione arbitraria e arrogante dei magistrati, che hanno fatto di tutto, con parole fuori luogo e atti «contro la legge», per impedire la partecipazione alla competizione elettorale della prima forza politica in Italia.
In questa tornata elettorale abbiamo presentato in tutta Italia 93 liste per elezioni che riguardano Regioni, Province e Comuni. Dovunque è stata accertata la loro regolarità, tranne che in due Uffici giudiziari: guarda caso, a Milano e a Roma, nelle due situazioni più importanti. Non credo sia stato un caso. E’ stata una porcheria ben pensata a nostro danno, che vi invito a spiegare ai vostri amici e alle vostre amiche, e a tutti i dubbiosi che la campagna di menzogne e di veleni della sinistra e dei suoi media rischia di spingere verso l’indifferenza. E quello dell’astensione dal voto è un pericolo che dobbiamo contrastare con la verità dei fatti. Quindi vi chiedo il massimo impegno affinché, con la partecipazione al voto più ampia possibile, sia riaffermata la sovranità popolare.
Il gioco della sinistra e dei magistrati che usano la giustizia a fini di lotta contro il nemico politico è sempre più scoperto, sempre più pericoloso. Appena il nostro governo, che è eletto dal popolo, vara una legge a loro sgradita, la impugnano e la portano davanti alla Corte Costituzionale, che immediatamente la cancella. Loro chiamano tutto questo rispetto delle regole. Invece è l’esatto contrario: è la negazione della democrazia, è la negazione del voto e quindi della volontà del popolo.
Questa è la verità dei fatti. La vostra missione quindi è di spiegare questa verità agli elettori. Fatelo a viso aperto e a fronte alta, sfidate senza timore l’arroganza della sinistra. E impegnatevi sul territorio per una grande partecipazione popolare alla manifestazione che sabato 20 marzo faremo a Roma in piazza San Giovanni. Di quella piazza abbiamo un ricordo meraviglioso. Lì, il 2 dicembre 2006, due milioni di italiani e di italiane risposero al nostro appello contro il governo di Prodi e della sinistra, il governo delle tasse e dell’oppressione burocratica. Lì è nato dal basso il Popolo della Libertà, unendo insieme per la prima volta le bandiere di Forza Italia e di An, e c’erano anche quelle della Lega Nord, che da allora è un nostro alleato leale e convinto.
Lì, a Piazza San Giovanni, sabato 20 marzo faremo una grande manifestazione che non sarà di protesta, ma di proposta. Difenderemo la libertà, la democrazia e il primato della sovranità popolare. E insieme ai 13 candidati della nostra coalizione al governo delle regioni firmeremo un «Patto del fare» tra il nostro governo e le regioni. Un Patto che indicherà punto per punto gli interventi che potranno essere realizzati grazie ad una maggiore sintonia tra il governo e le regioni. E cioè: il Piano Casa finora ostacolato dalla sinistra; l’eliminazione degli eccessi burocratici per consentire l’apertura di nuove imprese in un giorno; l’abbattimento delle liste d’attesa nella sanità; più alberi, più verde e più piste ciclabili, per fare dell’Italia il giardino d’Europa.
Conto sul vostro contributo per un grande successo della manifestazione a Roma e per una grande vittoria nelle elezioni regionali. Viva la libertà. Viva la democrazia. Viva i Promotori della libertà, viva il Popolo della libertà (ragionpolitica.it).

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