Prima pagina
Trump-Macron, nuovo asse
I bambini diventano più poveri, così l’Italia brucia il suo futuro
Liu Xiaobo, morte di un Nobel perseguitato
Roma, il morbillo uccide una bimba «Vaccinata tardi»
Politica
La Camera ha approvato il decreto sul salvataggio della banche venete e, nello stesso giorno, il capo dello Stato ha firmato la legge per l’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta che dovrà indagare sulla crisi di istituti bancari come Mps e le due venete (ma anche Banca Marche, Carichieti e Banca Etruria). “I commissari, 40 parlamentari, 20 deputati e 20 senatori nominati dai presidenti delle Camere, in teoria dovrebbero essere indicati entro una settimana”. Il M5S reclama la presidenza della commissione: «In ragione della nostra forza parlamentare e della nostra totale distanza da qualsivoglia scandalo bancario, chiediamo naturalmente la presidenza della commissione». Sugli interventi in favore delle banche il premier Paolo Gentiloni ha affermato: «Essere intervenuti è stato giusto e doveroso. Chi parla di regali ai banchieri fa demagogia facile. Penso che i responsabili debbano pagare, non li assolviamo, soprattutto in un settore dove il management non è pagato in modo misero; chi sbaglia paga e se c’è dolo ne risponde». Andrea Ducci e Marco Galluzzo sul Corriere della Sera.
È tornato ad essere incandescente il dibattito sui vaccini in seguito alla morte di una bambina di 16 mesi, nella giornata di ieri all’ospedale Bambino Gesù di Roma, per complicazioni del morbillo. La bimba era stata vaccinata pochi giorni prima, ma “il virus l’aveva già contagiata e le difese immunitarie non hanno potuto costituire una barriera abbastanza solida per proteggerla”. L’importanza della vaccinazioni è proprio questa: “se la popolazione è ampiamente immunizzata, evita che a farne le spese dell’aumentata circolazione di agenti patogeni pericolosi siano i più deboli”. Il decreto della ministra Lorenzin è stato “annacquato” negli ultimi giorni in Senato: le profilassi indispensabili per la scuola sono passate da 12 a 10, con l’eliminazione dell’anti meningite B e C; le sanzioni per i genitori inadempienti sono state drasticamente ridotte (dalla forbice di 500-7500 euro si è arrivati a 100-500); la sospensione della patria potestà per gli adulti che perseverano nel sottrarre i figli agli “appuntamenti salvavita” è stata eliminata. Ne scrive Margherita De Bac sul Corriere della Sera.
L’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha annunciato: «Non mi candiderò alle elezioni. Ho un impegno in cui credo ma non ambisco ad alcun ruolo». Dopo il battesimo in piazza Santi Apostoli lo scorso 1° luglio si fa in salita la strada per la formazione della sinistra alternativa al Pd, quella che dovrebbe tenere insieme il Campo progressista di Pisapia e gli ex dem che hanno dato vita ad Articolo Uno – Mdp. Roberto Speranza a tal proposito ha dichiarato: «Va rovesciata la piramide, basta parlare di personalità e poi di programmi di governo. Partiamo dall’agenda per unire le personalità, tra le quali Pisapia può essere rappresentativo di un campo ampio alternativo al renzismo». Su Repubblica ne scrive Mauro Favale.
Silvio Berlusconi per il suo ritorno in campo lancia il «New deal dell’edilizia», con il modello delle «seconde citta». A tal proposito ha incontrato urbanisti, costruttori e professori universitari mercoledì sera all’hotel Bernini di Roma e ha promesso che la vittoria elettorale servirà per abolire tutto l’Imu sulla casa e prevedere «formidabili incentivi» ai privati, in un piano di investimenti per la riqualificazione delle città da varare nei primi sei mesi di legislatura. Sul Giornale, un articolo a firma Anna Maria Greco.
Esteri
Passerella di prim’ordine per Donald Trump nella sua visita a Parigi. Il presidente francese Emmanuel Macron, infatti, sembra essere interessato a sostituire Theresa May nell’asse privilegiato con gli Stati Uniti. Soprattutto per quanto riguarda la lotta al terrorismo islamico, i due presidenti hanno ribadito il loro impegno comune e la stretta collaborazione tra i due Paesi. Federico Rampini su Repubblica analizza somiglianze e differenze di questa “strana coppia”: uniti dall’ambizione, separati dalla storia.
Ieri è morto Liu Xiaobo, intellettuale, attivista democratico e premio Nobel per la Pace nel 2010. Il riconoscimento, per la «lunga e non-violenta battaglia per i diritti umani fondamentali in Cina» fece scatenare l’ira di Pechino sul Nobel. Il premio a Xiaobo, infatti, venne definito «un grave errore». Ieri, in seguito alla morte a soli 61 anni dell’attivista, il Comitato per il Nobel ha puntato il dito contro Pechino: «Il governo cinese ha la pesante responsabilità della morte prematura di Liu». Francesco Radicioni sulla Stampa.
Economia
Le banche cinesi hanno superato quelle statunitensi per dimensione, mentre queste ultime godono di uno stato di salute migliore rispetto a quelle europee. L’indagine, condotta da R&S Mediobanca disegna la geografia globale delle principali banche. Ad esempio, tra le cinque maggiori banche al mondo, tre sono cinesi. Per quanto riguarda l’Ue, gli istituti del Vecchio continente sono il fanalino di coda: più piccoli e peggiori rispetto alle banche Usa per ricavi, leva finanziaria e patrimonializzazione. Morya Longo sul Sole 24 Ore.
Il Movimento 5 Stelle rispolvera per Roma la sua trovata di “una moneta complementare”. Un’idea che “affascina i fedelissimi e suscita ilarità e sconcerto in tutti gli altri”. Ne scrive Mauro Evangelisti sul Messaggero.
Il 2017 mostra segnali positivi per l’export. Secondo uno studio di Ref, sono 215mila le imprese italiane che vanno all’estero. E nonostante un aumento di diecimila unità, sono ancora molto poche. Nei primi quattro mesi del 2017, però, le esportazioni sono cresciute del 6,6% e le previsioni dell’intero anno si attestano interno al 3 e il 4%. Sul Corriere della Sera, un articolo firmato da Fabio Savelli.
Povertà
I minori in povertà assoluta sono 1 milione 292 mila (12,5%), circa 200mila in più dell’anno precedente. A peggiorare sono soprattuto le famiglie con tre o più figli minori, in particolare nel Mezzogiorno, tra le quali oltre un quarto è ormai in povertà assoluta. Nel 2016 i poveri assoluti raggiungono il 10%, quando nel 2007 erano solo il 2,7%. Il rapporto dell’Istat disegna un quadro drammatico nel nostro Paese: sempre meno nascite e bambini sempre più poveri. Articolo sulla Stampa a firma Linda Laura Sabbadini.
Ambiente
Le regioni del Sud sono in ginocchio nella morsa del fuoco. Nella giornata di ieri in Calabria due pensionati sono morti (uno a Cosenza, l’altro a Vibo Valentia) nel vano tentativo di provare a spegnere l’incendio che stava minacciando il proprio terreno. Legambiente ha affermato: «Negli ultimi 30 anni è andato distrutto il 12% del patrimonio forestale italiano. E nell’ultimo mese è bruciata quasi la stessa superficie di tutto il 2016», poi punta il dito contro «una macchina organizzativa lenta e poco efficiente, dalle conseguenze disastrose». Carlo Macrì sul Corriere della Sera.
Giustizia
Su Repubblica viene riferito che in giornata dovrebbe essere sentito dai magistrati che indagano su Consip il ministro dello Sport Luca Lotti. I pm gli contestano atti avvenuti mentre era sottosegretario a Palazzo Chigi “che configurerebbero le rivelazione di segreto d’ufficio e il favoreggiamento: avrebbe rivelato ai vertici Consip l’esistenza di un fascicolo sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione”.
Virginia Raggi ha trascorso quattro ore a colloquio con il pubblico ministero Francesco dall’Olio. La sindaca di Roma all’uscita si è dichiarata «fiduciosa» per aver «chiarito tutto». La prima cittadina romana si è recata in Procura per rilasciare dichiarazioni ai pm che indagano sulle nomine in Campidoglio di Renato Marra e di Salvatore Romeo. Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera.
Stefania Piras sul Messaggero riporta come Genova continui a creare problemi ai vertici del Movimento 5 Stelle. Infatti il vice presidente della Camera Luigi Di Maio è ancora indagato per diffamazione in seguito alle accuse di Marika Cassimatis, la candidata che aveva vinto le primarie online del M5S e che poi era stata esclusa. Cassimatis aveva querelato anche Grillo e Di Battista, ma per questi due il pm ha chiesto l’archiviazione. L’iscrizione al registro degli indagati di Di Mio è un atto consequenziale alla querela. Cassimatis però esulta: «Ecco, la giustizia fa il suo corso».