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La rassegna stampa di SPIN (08-09-2015)

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Scritto da vocealta

rassegnaAncora immigrazione, col piano profughi dell’Europa. Grande risalto al no di Renzi ai raid-spot sulla Siria annunciati da Hollande e Cameron. Il Corriere con Paolo Mieli si schiera per la riforma del Senato, contro il bicameralismo. E mentre la Cina deve rivedere al ribasso le previsioni del Pil, l’Italia invece può correggerle al rialzo.

Immigrazione. Il Piano profughi è descritto un po’ ovunque. “L’Europa distribuisce i migranti – scrive il Corriere – metà in Germania e in Francia, 40mila via dall’Italia. Chi rifiuta pagherà una sanzione fino allo 0,1% del Pil. Europa ancora divisa sui raid in Siria” con Renzi che annuncia di non partecipare alle azioni annunciate da Hollande e Cameron.

Il Sole: “Asse con Merkel, resta il nodo hot spot. Renzi chiama la cancelliera: bene la svolta. Ma dice no a Hollande sui raid contro l’Isis”.

Marta Dassù si occupa anche dell’Italia e di questo scontro nel fondo della Stampa: “Le ragioni della forza e della politica”. Scrive: «La sfida, per un paese nella posizione geopolitica dell’Italia, è di fare in modo che la reazione sulla Siria non resti un’eccezione; e non sia limitata alle rotte balcaniche».

Il Sole affida il commento in prima pagina a Vittorio Emanuele Parsi: “In quelle fughe un’unica grande crisi mediterranea”.

Il Corriere intervista l’ex ministro degli Esteri Joschka Fisher: «Merkel mi ha sorpreso. Orgoglioso del mio Paese».

Antonio Padellaro sul Fatto quotidiano: “Una cancelliera per i leghisti. L’Europa sembra aver trovato una leadership solida a cui affidarsi”.

Su La Stampa Maurizio Molinari si occupa di Siria: «A ognuno la sua guerra. Occidente, russi e turchi avanti in ordine sparso. Fra Damasco e Aleppo si combattono ormai tre conflitti separati. E le agende delle grandi potenze non trovano un punto d’incontro».

Politica interna. Il Corriere della Sera affida a Paolo Mieli l’articolo di fondo per schierarsi in favore della riforma del Senato: “Se 36 anni vi sembrano pochi” si intitola il fondo del due volte ex direttore di via Solferino.

Sempre il Corriere scrive che l’obiettivo è chiudere la riforma entro il 15 ottobre.

Goffredo De Marchis su Repubblica si sofferma sull’attenzione di Renzi nei confronti del presidente del Senato: “Tutto risolto se Grasso boccia gli emendamenti”.

Il punto di Stefano Folli è centrato sui rapporti di forza nel Pd: “Se la mediazione è un castello costruito sulla sabbia. Stavolta ci saranno vinti e vincitori”.

Il Sole intervista Luciano Violante che si schiera contro la minoranza Pd: «Elezione diretta, la minoranza dem sbaglia».

Il Fatto dedica un’apertura speciale a uno scritto di Gustavo Zagrebelsky contro il nuovo Senato: «Fermiamo il suicidio assistito della nostra Costituzione. Non umiliate il Parlamento».

Sul Foglio editoriale di Claudio Cerasa: “Cernobbio, scuola, chiesa, sindacati, magistrati. Perché, bestie a parte, la rottamazione entra nella fase della «pax renziana»”.

Il Corriere intervista Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia al Senato: «Capisco se qualcuno è tentato, ma FI non voterà la riforma».

Sul Giornale “Berlusconi vola da Putin, incontro su Isis e migranti. Sarà dal leader russo da domani e domenica”.

Repubblica Milano intervista Maroni per le elezioni comunali di Milano: «Basta perdere tempo, dobbiamo muoverci per trovare un nome. Vedo aumentare le tensioni tra Lega e Ncd e questa non è una buona notizia».

L’unico giornale a riprendere la maliziosa voce sull’ascesa politica di Anna Ascani nel Pd di Renzi è il Fatto quotidiano con Fabrizio d’Esposito che sottolinea come la deputata sia stata a Cernobbio al seguito del premier con i “maldipancia della corte”.

Napoli. Il ritorno della guerra di camorra fa capolino sulle prime pagine dei quotidiani.

Roberto Saviano su Repubblica: “La paranza dei bambini nella guerra di Napoli”.

Bianconi sul Corriere: “Napoli, la guerra dei boss ragazzini. Quei giovani feroci in lotta senza nessuna strategia”.

Omicidio Meredith. Un po’ su tutti i quotidiani, con ampio rilievo, le conclusioni della Cassazione che nelle motivazioni della sentenza stronca l’inchiesta: ci sono clamorosi errori.

Economia. Sul Corriere, “L”Italia rivedrà al rialzo le stime sul Pil: nella nota di aggiornamento al Def sarà indicata una crescita dell’1,6% nel 2016. Possibile una revisione anche per quest’anno, fino allo 0,9”.

Il Sole, invece, dedica l’apertura del giornale alla “Cina che rivede il Pil al ribasso, riserve ridotte di 93 miliardi. Le autorità ammettono: nel 2014 crescita inferiore al previsto. La Borsa di Shanghai ha perso il 2,5%. I dati sollevano dubbi sulla sostenibilità degli interventi a sostegno dello yuan”.

Sul Sole ampio spazio alla notizia che “spunta il bonus investimenti nel Mezzogiorno. Il premier: «Credito di imposta da 2 miliardi». Tra le misure allo studio maxi ammortamenti e tagli Ires per le pmi al Sud. Squinzi: «Momento propizio per cambiare rotta nelle relazioni industriali».

Interessante approfondimento della Stampa: “La cucina è sempre meno italia, sorpasso dei lavoratori stranieri. Nei ristoranti e negli alberghi lavorano sempre più immigrati. Il re della carbonara? Un tunisino”.

Il quotidiano torinese sul tema intervista Giuseppe De Rita, fondatore del Censis: «Il paradosso degli italiani: a Londra come lavapiatti ma qui non lo farebbero mai. Non è solo questione di paga differente, ma di ambizione che il mercato italiano non consente di alimentare».

Ancora la Stampa intervista Christopher Keese, vicepresidente esecutivo del grande gruppo editoriale Axel Springer in guerra con Google: «Non vogliamo spaccare Google, serve un sistema che funzioni. Troviamo regole chiare per le piattaforme digitali».

 

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