Il Senato ha dato il via libera definitivo al decreto sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti tramite alzata di mano, senza specificare i voti.
Inizialmente, il governo aveva posto la fiducia sul provvedimento durante la prima lettura alla Camera, confermata il 20 febbraio. Il decreto, approvato il 14 gennaio, era stato criticato per i rincari dei carburanti all’inizio dell’anno, coincidenti con l’aumento delle accise su benzina e diesel, scatenando proteste e polemiche. In seguito, il governo ha apportato alcune “correzioni” al decreto, mantenendo l’obbligo di esporre i cartelli con il prezzo medio accanto a quello praticato, ma riducendo le sanzioni per chi viola le norme.