Il Senato ha trovato un accordo bipartisan per far ripartire le attività federali e alzare il tetto al debito, che ora dovrà però essere votato dalla Camera dei rappreserntanti, a guida repubblicana.
Lo ha annunciato il leader della maggioranza democratica al Senato Harry Reid. «So che sarà difficile, molto difficile, ma che possiamo farcela».
«Siamo arrivati sull’orlo del disastro, ma lo abbiamo evitato», ha continuato Reid presentando l’accordo.
Giornata di rialzi in piazza Affari con l’indice Ftse Mib che chiude a 19.275 punti, in rialzo dell’1,45%. La seduta si è concentrata sugli Stati Uniti dove democratici e repubblicani sembrano vicini ad un accordo per innalzare il tetto del debito. L’agenzia Fitch ha detto che in mancanza dell’intesa il rating sul debito sovrano degli Usa, che è ora fissato a AAA, sarebbe a rischio. Tornando a piazza Affari, chiusura positiva anche per gli altri principali indici con lo Star che ha segnato un progresso dello 0,81% a 15.569,88 punto e l’All Share dell’1,30% a 20.344,92 punti.
Il controvalore degli scambi è salito a 3,19 miliardi di euro contro i 2,48 miliardi di ieri e su 319 titoli trattati 181 hanno chiuso in campo positivo. Acquisti sui bancari che hanno beneficiato della discesa dello spread tra Btp e Bund tedeschi sotto i 230 punti. Giornata positiva per Mps che è salita del 2,06% a 0,2424 euro. La Consob avrebbe inflitto una sanzione pecuniaria sia a Mps che alla Fondazione perché i due rappresentanti non avrebbero risposto in maniera adeguata alle richieste di precisazioni, richieste presentate tra aprile e luglio dello scorso anno. Inoltre, secondo alcune indiscrezioni, Fondazione Mps starebbe valutando la possibilità di ridurre la sua quota, attualmente pari al 33,5%, detenuta in Mps.
