Per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina, la giunta regionale siciliana aveva destinato un miliardo di euro di risorse, dandone tempestiva comunicazione al ministro Salvini. Tuttavia c’è stata una decisione governativa per cui la quota di compartecipazione della Regione è salita a 1,3 miliardi di euro cosa non condivisa dall’esecutivo regionale.
Intanto il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti comunica che il programma andrà avanti come previsto, inoltre è stata ribadita la totale copertura economica e la giusta partecipazione finanziaria delle Regioni. In questo contesto l’obiettivo è rispettare i tempi iniziando i lavori nel 2024 per offrire agli italiani quest’opera attesa da molto tempo.
Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, è convinto che quest’opera cambierà l’economia della Sicilia e della Calabria e che la costruzione del ponte gioverà a tutta Italia.
Dalle opposizioni arrivano commenti negativi che ritengono inammissibile il carico economico posto in capo alla Sicilia, e uno “scippo” ai fondi sottratti per la costruzione del ponte. Inoltre è stato proposto una referendum consultivo su se valga la pena sacrificare ingenti somme per un’opera.
Quello sullo Stretto potrebbe essere il ponte sospeso più lungo del mondo, con una lunghezza di 3.660 metri e una campata di 3.300 metri. Nel marzo scorso, il governo ha approvato il decreto legge sul Ponte che prevede la realizzazione di quest’opera che collegherà Sicilia e Calabria, inoltre è previsto che la Società Stretto di Messina S.p.A. consegni il progetto esecutivo entro il 31 luglio 2024