Lo scorso 26 ottobre la procura di Brescia ha svolto diverse perquisizioni. Una presso la sede dei commercialisti di Bergamo, poi presso gli studi professionali di alcuni membri del consiglio di disciplina e infine nella sede nazionale dell‘ordine dei commercialisti a Roma. L’indagine attualmente verte su due vicende; l’azzeramento del consiglio di disciplina di Bergamo con la nomina del nuovo e i verbali delle sedute che sarebbero incompleti.
I problemi nascono nel 2022 relativamente all’assegnazione dei fascicoli e a dei ritardi negli accertamenti di alcuni commercialisti. Questo ha provocato delle dimissioni e in seguito la nomina di un nuovo Cdd. La nuova costituzione dell’organo però è stata contestata da uno dei consiglieri decaduti, da qui è partita la segnalazione e in seguito l’indagine.
Il reato riguarda la gestione dei procedimenti disciplinari a carico dei giornalisti e potrebbe investire anche il Ministero della Giustizia. In particolare si tratterebbe di concorso in falsità ideologica fatto del pubblico ufficiale in alcuni atti pubblici. Le prove sequestrate sono il libro dei verbali del consiglio di disciplina, documentazione informatica delle comunicazioni tra il consiglio dell’ordine e il consiglio di disciplina e infine smartphone e tablet di alcuni membri del consiglio di disciplina e dell’ordine dei commercialisti di Bergamo.
Attualmente c’è la possibilità che l‘indagine cresca ad un livello superiore, infatti durante la perquisizione presso l’ordine nazionale dei commercialisti sono state prese anche le registrazioni audio delle riunioni del consiglio nazionale e la corrispondenza con il Ministero della Giustizia.