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Mantovani: Individuare metodo accompagnamento per pazienti autistici

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Scritto da vocealta

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“Obiettivo primario dell’intervento regionale nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico e’ individuare il metodo che permetta la presa in carico piu’ appropriata dei singoli minori e il corretto e costante accompagnamento dei pazienti e delle loro famiglie all’interno della rete di offerta”. E’ quanto affermano Mario Mantovani, Vicepresidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia e Maria Cristina Cantu’, assessore alla Famiglia, Solidarieta’ Sociale, Volontariato e Pari Opportunita’ in occasione della ”Giornata mondiale dell’autismo”.

“In ambito sanitario, ogni anno sono stati dedicati 2.500.000 euro a progetti innovativi riguardanti l’autismo e la disabilita’ complessa; circa un quarto delle risorse annualmente sono dedicate ai progetti di neuropsichiatria infantile” sottolinea il vicepresidente Mantovani. “L’autismo e’ tra i piu’ diffusi disturbi dello sviluppo neuropsichico e colpisce in Lombardia circa 16.000 bambini e ragazzi. E’ dunque responsabilita’ delle Istituzioni attuare una corretta comunicazione verso i cittadini ma soprattutto individuare e attuare i metodi piu’ corretti per sostenere i pazienti e le loro famiglie in un complesso percorso che dura tutta la vita”.
A tal fine e’ stato definito dalla Giunta il documento “Indirizzi quadro per la presa in carico integrata dei minori affetti da disturbi dello spettro autistico” elaborato da parte del gruppo di lavoro costituito dalla Direzione Generale Salute e Famiglia. Lo scopo e’ quello di ridefinire il sistema di intervento anche attraverso l’individuazione di un modello di riferimento, con l’individuazione delle giuste modalita’, per attivare sinergie tra i diversi ambiti di intervento della Regione, per un supporto ancora piu’ efficace e puntuale alle persone affette da autismo. Un comitato scientifico dovra’ presidiare e monitorare l’applicazione del documento. “Il tema delle azioni di sostegno alle persone con gravi disabilita’ e alle loro famiglie ha assunto una funzione di prioritaria importanza nel contesto della salvaguardia dei diritti di fragilita’, oltre che a quelli di tutela e promozione della salute. In questo quadro -sottolinea l’assessore Cantu’ – siamo lieti, come Regione Lombardia, di consolidare i percorsi di diagnosi, d’intervento, cura ed accompagnamento, anche attraverso il mantenimento di progettualita’ dedicate in ambito sociosanitario con un finanziamento nell’ultimo triennio di oltre 19 milioni di euro.

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