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Luigi Grillo: «Porti, il mondo è cambiato e noi ci dobbiamo adeguare»

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Scritto da vocealta

Grillo_Luigi--220x286La Cina è ormai il Paese più importante del mondo e l’Est asiatico diventerà l’interlocutore più importante e più potente nel mondo, dobbiamo necessariamente  adeguarci e adeguare di conseguenza la nostra normativa. Un’ipotesi di sviluppo nel nostro Paese passa necessariamente attraverso i porti. I porti e gli aeroporti sono le trincee più avanzate dove si misura la competitività del Paese. I punti fermi sono: il mondo si sta spostando ad Est; la Cina e l’India stanno diventando superpotenze; la Cina e l’India non hanno né autostrade né ferrovie per comunicare con i grandi mercati di consumo, cioè l’Europa e l’America.

In Europa le merci arriveranno via mare, quindi il Mediterraneo tornerà a essere un grande mare.Sul Mediterraneo c’è questa disputa tra i porti transhipment e i porti tradizionali. Nel mercato, secondo la mia opinione, c’è spazio per i porti di transhipment, Gioia Tauro e Taranto, ma non c’è dubbio che vincerà chi arriverà prima al cuore dell’Europa. Se il cuore dell’Europa è la Baviera, non c’è dubbio che tra un porto che sta a 600 chilometri, Genova, e un altro che sta a 1600 chilometri, è favorito il porto più vicino. Non nego che debba essere posta la necessaria attenzione a questo ruolo dei porti di transhipment, nego che mentre facciamo questo, neghiamo a Genova, ad esempio, di avere il terzo valico e di realizzare la più grande piattaforma logistica d’Europa, non d’Italia: Genova con il Nord-Ovest, con la Lombardia e il Piemonte si candida a diventare la più grande piattaforma logistica d’Europa.

L’occasione che ci tocca è quella di sfruttare gli incerti traffici marittimi provenienti dall’Est asiatico, calamitando la “globalizzazione di ritorno”. Certo, le merci cinesi sono prodotte con minori costi, in settori tradizionali, allora noi dobbiamo avere la capacità di tornare ad arricchirci, recuperando la globalizzazione di ritorno, che significa diventare noi l’interlocutore di traffici commerciali marittimi consistenti e quindi mettere il nostro sistema infrastrutturale, logistico e portuale, in condizione di essere migliore di quello dei porti del Nord. Questa è la vera sfida che ci attende.

*  presidente VIII commissione Senato

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