Dress Codes

La rassegna di SPIN (21-05-2015)

rassegna
Scritto da vocealta

rassegnaI quotidiani danno ampio risalto all’arresto a Milano del marocchino sospettato di aver partecipato all’attentato al Museo di Tunisi. Spazio anche alla riforma della scuola approvata, alle inchieste sul calcio tra scommesse e diritti tv.

Per la strage al Museo di Tunisi fermato a Milano un marocchino di 23 anni, Majid Touil, che arrivò in Italia con un barcone, successivamente espulso e tornato a Milano in autobus.

“Il pericolo non arriva via mare” scrive Carlo Bonini su Repubblica in un ampio approfondimento con Intelligence e polizia.

Mentre sul Sole l’Intelligence denuncia che è aumentato il pericolo infiltrazioni.

Stefano Folli su Repubblica definisce “non molto logica” l’offensiva di M5S e Lega nei confronti di Alfano che oggi sarà in Aula.

Il Corriere intervista Manfred Weber, presidente del Ppe: «Hollande e gli altri leader smettano di dire solo no».

Su La Stampa editoriale di Maurizio Molinari che chiede “un’integrazione fra le unità anti-terrorismo di tutti i paesi del Mediterraneo capace di trasformare il mare comune in una barriera fisica anti-Jihad”.

Il Giornale titola così: “Centro accoglienza terroristi”.

Scuola. Via libera alla Camera alla riforma della scuola, 28 della minoranza escono dall’Aula. Scongiurato il blocco degli scrutini.

Adriano Sofri su Repubblica scrive di un aspetto della riforma fin qui trascurato, ed è quello relativo agli insegnanti di sostegno, intitolato “Quei professori considerati di serie B”.

Sul Foglio intervista alla ministra Giannini: «Addio all’egualitarismo cattivo, la scuola del 6 politico non esiste più».

Il Corriere intervista Tullio De Mauro che di certo non apprezza la buona scuola.

Maria Teresa Meli scrive di “opposizione asciugata”.

Stefano Fassina a Repubblica dichiara che dovrà uscire dal partito se la riforma non sarà cambiata al Senato.

Editoriale sul Sole di Paolo Pombeni: “Renzi e la sfida ai corporativismi”

Pensioni. Sul Corriere interessante retroscena a firma Aldo Cazzullo che parla con Alessandro Criscuolo, presidente della Corte Costituzionale: “La Consulta non fa valutazioni economiche, non siamo un contropotere, siamo garanti: valutiamo le leggi, non i governi. C’è troppa cattiveria, spero che il clima si svelenisca”.

Sempre sul Corriere articolo di fondo di Michele Ainis dedicato proprio alla “nuova contesa tra i poteri dello Stato”.

Vicenda vitalizi, va sempre letto Franco Bechis su Libero. Oggi il titolo è: Amato e Letta sbuffano «Non chiamateci papponi».

Sul Sole intervista al tesoriere del Pd Bonifazi: «I conti del Pd sono in attivo grazie ai tagli di spesa e alle cene con Renzi. Entro l’estate L’Unità tornerà in edicola».

Calcio “malato”. Da leggere l’intervista al Fatto quotidiano di Marco Bogarelli, numero uno di Infront la società definita “padrona” del calcio: «Il patto sui diritti tv fu chiuso a Palazzo Chigi. Perché l’Antitrust si sveglia un anno dopo? Non sono un uomo Mediaset. Murdoch vuole tutto, è suo il pressing su Renzi».

Calcio & Politica, un declino parallelo. Analisi di Paolo Franchi sul Corriere.

Coinvolta anche la Salernitana di Lotito nel calcio scommesse. Su Repubblica retroscena: “L’indignazione di Renzi e Mattarella. Ipotesi commissario nel calcio”.

Editoriale del Sole: “Sul calcio c’è voglia di rottamazione”.

Per Belloli, il presidente della Lega nazionale dilettanti che ha definito le calciatrici quattro lesbiche, spunta anche l’accusa di molestie. Lo riporta il Fatto quotidiano.

Regionali. “Berlusconi in Campania, tre giorni per giocarsi tuto”, di Amedeo La Mattina su La Stampa.

Da leggere la ricostruzione di Carlo Puca su Panorama: “Così De Luca ingaggiò gli impresentabili”.

Giustizia. Il Csm non boccia più la legge anti-corruzione. (Corriere)

Sul Messaggero intervista al vicepresidente del Csm Legnini: “Intercettazioni, sì alla riforma. Va tutelato in modo più rigoroso il diritto alla riservatezza, senza impedire le indagini”.

Economia. Della multa di 5,6 miliardi di dollari pagata da JpMorgan, Citigroup, Barclays, Royal Bank of Scotland e Ubs scrive Francesco Guerrera su La Stampa: “Punite le banche che ingannavano il mercato”.

“Mps, nuovo crollo. Sì della Consob all’aumento”, sul Corriere.

Sul Sole, “Padoan rilancia il piano bad bank: «Le sofferenze nei bilanci delle banche con la crisi sono andate crescendo e oggi lo stock dei crediti deteriorati è pari a un quinto degli impieghi»”.

Caso Grecia. Analisi di Daveri sul Corriere: “Prepariamoci a fare i conti: la Grecia co costerà molto”.

Su Repubblica, “Atene non ha più i soldi per la scadenza con l’Fmi anche se l’Unione europea sostiene che qualcosa si muova”.

Ampia intervista di Repubblica all’amministratore delegato dell’Eni Descalzi: «Torniamo in Iran, resteremo in Libia e in Russia. L’Europa diventi un mercato unico dell’energia: avremo meno costi e meno emissioni».

Del pasticcio delle nomine Consob e delle “incomprensibili accuse di nepotismo” (il riferimento è a Barucci) scrive Angelo De Mattia su MF

Il Giornale intervista Francesca Immacolata Chaouqui, l’esperta voluta da papa Bergoglio: «Così il Vaticano sulle finanze ha vinto la sfida-trasparenza».

Esteri. Sul Corriere “I successi internazionali di papa Francesco, diplomatico a sorpresa”.

Della beatificazione di sabato prossimo del cardinale Romero, assassinato 35 anni fa,  e del lungo silenzio del Vaticano, si occupa in un ampio articolo Vito Mancuso su Repubblica.

Il Foglio intervista Florian Philippot, giovane leader del Front National: «papà Le Pen è il passato». Il progetto dell’“Unione Patriottica” per andare all’Eliseo.

Altro. Del processo a Erri De Luca si occupa anche Repubblica. «Non ho mai istigato a lanciare molotov».

Dello scontro Petrini-McDonald’s scrive Claudio Cerasa sul Foglio: «Slow food, Slow Italy: il nanismo culturale del modello Petrini non può che farci urlare, sul caso Expo, evviva McDonald’s».

Avvenire intervista José Bové che si schiera contro l’utero in affitto.

 

Riguardo l'autore

vocealta