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La rassegna di SPIN (10-04-2015)

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Scritto da vocealta

logo spinGrande spazio oggi sui quotidiani sulla strage al Tribunale di Milano. Approfondimenti sulla sicurezza e sul delicato momento della città dell’Expo. In politica spazio alla polemica sulla fiducia per l’Italicum. Rilievo anche al rimborso della Grecia al Fmi.

Milano. “Quei caduti sul fronte della legge” è l’editoriale del Corriere: «Un cortocircuito di follia. Una leggerezza nei controlli. E tre morti sulla scia del dovere», scrive Giangiacomo Schiavi.

Paolo Berizzi, su Repubblica, centra il punto: “La falla nell’ingresso riservato a pm e avvocati. Da nove mesi il metal detector non c’è più. Fino a luglio il dispositivo c’era ma si rompeva in continuazione. Alla fine è stato tolto per garantire un accesso più facile. Gli addetti ai lavori per entrare si limitano a mostrare un tesserino. E a volte neanche quello: come ha fatto ieri l’assassino.

“Così Milano si scopre vulnerabile: è tornata l’atmosfera di paura dei giorni di piazza Fontana”, Michele Brambilla su La Stampa.

“Cinque forze di polizia soppiantate dai vigilantes”. Scrive così Marco Ludovico sul Sole nell’editoriale intitolato “La confusione della sicurezza”.

Sempre sul Sole analisi di Paolo Bricco sulla condizione della città: “Se Milano non ce la fa”.

“Portinai al posto delle guardie giurate”, scrive Avvenire.

Editoriale di Gad Lerner: “Se nella città dell’Expo spaventata dai jihadisti a seminare il terrore è un imprenditore fallito”.

Sempre su Repubblica il racconto della morte del giudice Fernando Campi che avrebbe dovuto testimoniare contro il killer: «Assassinato mentre fa scudo all’impiegata, morto per un caffè mancato»

Sul Tempo Corrado Cartoni, vicesegretario di Magistratura Indipendente, dice: «Siamo sgomenti per quel che è successo a Milano e preoccupati per quel che potrebbe accadere a Roma».

Governo. L’ex vice ministro allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, bersaniano, è il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Repubblica lo definisce l’uomo delle trattative estenuanti per cercare di tenere in piedi aziende in crisi e posti di lavoro in pericolo.

Repubblica si occupa del Def: “Il governo dimezza le grandi opere: interventi mirati per 25 cantieri principali”.

Sui tagli del Governo, il Fatto intervista il sindaco di Parma Pizzarotti: «Renzi sbaglia ma nel M5S mi sento solo».

Editoriale del Foglio: “Nel Def c’è un siluro per i califfi locali. Rimuovere governatori e sindaci spreconi non resti un’intenzione”.

Italicum. Il ministro per le Riforme Boschi non esclude la fiducia. Il Corriere della Sera si concentra sull’allarme assenze al Senato. Editoriale di Claudio Tito su Repubblica: “Non abusare della fiducia”: «La questione fiducia è una lama a doppio taglio. Le conseguenze negative sarebbero molto più incisive rispetto ai benefici che ne trarrebbe Palazzo Chigi». Dei numeri al Senato si occupa anche Lina Palmerini sul Sole.

Matteo Renzi conferma la fiducia a De Gennaro alla presidenza di Finmeccanica e la posizione di Orfini nel Pd sembra isolata. Da leggere Bianconi sul Corriere e Carlo Bonini su Repubblica. Sul Giorno il responsabile Giustizia del Pd David Ermini: «Genova resta una macchia per l’Italia. De Gennaro ha responsabilità politiche e morali». Della distinzione tra tortura e quel che avvenne alla Diaz scrive Adriano Sofri sul Foglio.

Regionali. Su La Stampa retroscena di Amedeo La Mattina: “Alfano e Fitto, prove di una strana intesa”. Del probabile addio di Fitto e del lancio con Ncd della Nuova cosa bianca scrive anche Repubblica

Repubblica intervista Vincenzo D’Anna, l’ex cosentiniano che vuole sostenere il Pd in Campania: «Il Pd non mi vuole ma a De Luca posso regalare centomila voti».

Nunzia De Girolamo non è più il capogruppo alla Camera dell’Ncd, al suo posto Maurizio Lupi. Intervistata da Repubblica: «Si può stare al governo ma da posizioni critiche, senza essere zerbini».

Il Corriere della Sera si occupa dello scontro tra Salvini e Facebook sugli zingari.

Il Fatto quotidiano dedica un’inchiesta al bilancio di Forza Italia: 610 milioni di euro incassati in tredici anni, eppure è sul lastrico.

Corruzione e giustizia. Su La Stampa intervista a Raffaele Cantone, capo dell’Authority anticorruzione: «Le fondazioni hanno sostituito le correnti: serve trasparenza, partiti in disfacimento».

Sul Sole 24 Ore “Asse Delrio-Cantone sugli appalti, basta con le procedure speciali

Di giustizia si occupa il Foglio in un editoriale intitolato: “Bye bye ai professionisti della trattativa: il no di Di Matteo al Csm è la capitolazione dell’antimafia all’amatriciana”.

Economia. Il Sole “apre” con la notizia della Grecia che rimborsa l’Fmi. “La Bce alza di 1,2 miliardi i fondi di emergenza. Lagarde: «crescita globale troppo debole».

Il Corriere aggiunge che il rimborso non basta all’Eurogruppo, vuole vedere le riforme.

Editoriale sul Sole di Carlo Bastasin: «Chi bluffa di più nel poker tra Atene e l’Europa».

Varoufakis a Repubblica intervistato da Federico Fubini e dal Foglio: «Entrare nell’euro è stato un errore ma ora serve un’intesa. Come durante la Grande Depressione, l’onere finisce tutto sulle spalle dei più deboli».

Welfare, il Sole si occupa di pensioni: “Poletti annuncia interventi in legge di stabilità”.

Su MF articolo di Angelo De Mattia: “Riforma popolari, Vegas faccia presto chiarezza sui casi di insider”.

Esteri. Sul Corriere, “Khamenei frena sul patto nucleare (contro Rouhani).

Editoriale del Sole: “La partita islamica che si gioca l’Iran”.

Repubblica racconta dello scontro tra la Santa Sede e la Francia: «Il Vaticano non accetta l’ambasciatore gay. L’Eliseo va allo scontro: “il candidato è lui”».

Bel servizio su La Stampa sull’hashtag #147notjustanumber che sta spopolando su Twitter. 147 sono le vittime di Garissa: è l’obiettivo è dare loro un volto. Scrive il blogger keniota Owaahh.

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