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Il castello del Principe Barbablù di Béla Bartók torna a Bologna

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Scritto da vocealta

bartokDopo il successo a Roma, Il castello del Principe Barbablù di Béla Bartók approda a Bologna presso il Teatro Comunale (Foyer Rossini – Largo Respighi, 1). Ad eseguire l’opera in lingua ungherese, giovedì 3 ottobre 2013 alle ore 20.30, saranno il soprano americano Tiffany Herring e il basso-baritono Riccardo Certi, accompagnati al pianoforte da Ryoko Tajika Drei.

Il concerto sarà preceduto dalla presentazione di Marco Guardo, Direttore della Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, intesa ad illustrare il mito di Barbablù nella storia, nella letteratura, nella musica e nel cinema, utilizzando anche il testo di Béla Balázs nella traduzione di Giorgio Pressburger, che servì da libretto dell’opera.

La rappresentazione ad ingresso libero, programmata nell’ambito dell’Anno Culturale Ungheria-Italia 2013, si aprirà con la recita del prologo, elemento fondamentale per la comprensione dell’intero testo, al quale l’autore stesso teneva in modo particolare, considerandolo a ragione il filo conduttore del dramma, a cominciare dall’interrogativo su dove realmente risieda il teatro (dentro o fuori di noi?).

Ad accompagnare al pianoforte questo complesso dramma interiore sarà Ryoko Tajika Drei, interprete consapevole e raffinata di molteplici eventi musicali e drammaturgici, promossi dall’Accademia d’Ungheria in Roma in collaborazione con il soprano Sylvia Sass, al cui impegno si deve questa serata musicale. La Sass, infatti, grazie alla profonda conoscenza dell’opera bartókiana, ha ideato questo evento curandone la parte scenica e drammaturgico-musicale. Il soprano ungherese, inoltre, reciterà il prologo dell’opera.
I due giovani artisti, attesi da una sfida senz’altro impegnativa (connessa alla lingua e all’ardua partitura), hanno potuto conseguire questo obiettivo grazie ad uno studio protrattosi per diversi mesi con la puntuale e costante guida di Sylvia Sass.

Il celebre soprano, che ha più volte affrontato il ruolo di Judit (presso la Carnegie Hall di New York con il Maestro Charles Dutoit e la Royal Festival Hall di Londra con la direzione di Sir Georg Solti), sente oggi il dovere e, per così dire, la missione di guidare giovani e promettenti artisti, lavorando con essi nel corso di molteplici masterclass e impegnandosi a trasmettere agli allievi i preziosi consigli ricevuti da grandi maestri come Solti, Sir Edward Downes, Kent Nagano. Da ciò emerge pertanto, in tutta la sua evidenza, l’importanza della collaborazione tra artisti di diversi paesi e di diverse generazioni.

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