«Il bilancio delle vittime è drammatico, ci sono anche tre bambini e due donne incinte». È quanto ha affermato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, dalla Sala operativa del Dipartimento di vigili del fuoco a Roma, confermando che i morti della tragedia di oggi a Lampedusa sono 94. Secondo i racconti dei sopravvissuti sul barcone viaggiavano infatti circa 500 migranti. All’appello mancherebbe dunque circa 250 dispersi, anche se non ci sono conferme ufficiali su questo numero.
«Siamo ormai dinanzi al succedersi -denuncia il Capo dello Stato- di vere e proprie stragi di innocenti, sino alla più sconvolgente questa mattina a Lampedusa, che non si può girare attorno alla necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della Comunita’ internazionale e in primo luogo dell’Unione europea». Per Napolitano «è indispensabile stroncare il traffico criminale di esseri umani in cooperazione con i Paesi di provenienza dei flussi di emigranti e richiedenti asilo. Sono pertanto indispensabili presidi adeguati lungo le coste da cui partono questi viaggi di disperazione e di morte. E, tanto per cominciare, non è accettabile che vengano negati a un’istituzione valida creata dalla Commissione europea -il Frontex- mezzi adeguati per intervenire senza indugio».
«Bisogna chiedere, con più forza di quanto fatto finora, un intervento condiviso dall’Unione Europea, a partire dall’adozione di canali umanitari che rendano più sicuri questi viaggi, sui quali organizzazioni criminali lucrano sulla pelle di uomini, donne e bambini». Lo ha detto il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, annunciando che domenica prossima si recherà a Lampedusa. «Il Consiglio d’Europa – ha ricordato il ministro – ha giudicato sbagliate le nostre politiche sui flussi migratori verso il nostro Paese e anche su questo dobbiamo dare risposte».
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Anto’nio Guterres, ha espresso il suo ”sgomento” per il naufragio di questa mattina lungo le coste di Lampedusa. ”Elogio il rapido intervento intrapreso dalla Guardia Costiera italiana per salvare vite umane. Allo stesso tempo, sono sconcertato dall’aumento del fenomeno globale dei migranti e delle persone in fuga da conflitti o persecuzioni che muoiono in mare”, ha affermato Guterres. «Finora solo 147 dei circa 500 passeggeri dell’imbarcazione, tutti di probabile nazionalita’ eritrea, sono stati tratti in salvo. Il barcone, partito dalla Libia, ha preso fuoco a poche centinaia di metri dalla costa. L’Unhcr -sottolinea una nota- è attivamente impegnata con i paesi della regione per fornire valide alternative alle persone che scelgono di affrontare queste pericolose traversate in mare, affinché non rischino la vita». L’Unhcr ricorda che «quello di oggi è il secondo naufragio dall’inizio della settimana al largo delle coste italiane. Lunedì infatti, 13 uomini sono annegati sulle coste dell’Italia meridionale nel tentativo di raggiungere la riva a nuoto».
