Politica

I censori della libertà

Questo articolo vuole essere un piccolo promemoria elettorale in un momento assai critico dell’attuale maggioranza di Governo e al tempo stesso una fotografia degli attuali pericoli che vive la nostra democrazia.
Nell’ultimo mese si sono susseguiti tre episodi gravissimi, che hanno segnato il confine tra la contestazione e la violenza.
In primo luogo la becera contestazione al Senatore Dell’Utri impegnato a presentare i Diari di Mussolini da parte di un gruppo di sedicenti moralizzatori del popolo ovviamente subito difesi da Tonino Di Pitero.
Poi è stata la volta dei fischi, delle urla e delle ostentate agende rosse che hanno travolto il dibattito tra il Presidente del Senato Schifani e l’On. Fassino durante la festa del Partito Democratico a Torino
Infine il violentissimo attacco al Segretario della Cisl Bonanni che è stato sfiorato da un bengala sempre alla festa del PD.
Da queste tre differenti vicende, accumunate però dal comune denominatore del mettere a tacere il nemico di turno, possiamo trarre alcuni segnali.
In primo luogo abbiamo capito, semmai ce ne fossimo mai dimenticati, che l’alternativa presunta al Presidente Berlusconi è costituita da un mix di centri sociali, Grillini e Popolo Viola che disprezzano e impediscono qualsiasi forma di dialogo e confronto.
Per fare ciò questi signori della democrazia, spesso illuminati e sostenuti de emeriti professoroni per lo più relitti del ’68, sono pronti a qualsiasi forma di contestazione, spesso anche violenta.
È pertanto inaccettabile che quotidiani come il Fatto Quotidiano scrivano editoriali deliranti andando quasi a operare nostalgici distinguo sui fischi al Presidente Schifani e quelli al Segretario Bonanni.
Il buonismo di certa stampa nei confronti dei violenti deve finire quanto prima, in modo che si eviti di leggere qualche editoriale del Travaglio nazionale o del micromega, inneggiante ai grillini che sbagliano!

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