La Francia sta cercando di imporre a livello europeo la sua proposta di divieto di esportazione di abiti usati. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente francese.
In generale il problema dei rifiuti tessili è grave, con l’Unione Europea tra i principali esportatori verso paesi a basso reddito. Negli ultimi vent’anni le esportazioni sono aumentate considerevolmente e tra il 2000 e il 2019 la quantità è quasi triplicata arrivando a 1,7 milioni di tonnellate. Tali rifiuti possono causare un inquinamento nei paesi africani dove gli articoli non possono essere rivenduti e finiscono nelle discariche.
La proposta avanzata dalla Francia è sostenuta anche dalla Svezia e dalla Danimarca ed è volta a dare un ulteriore spallata al fenomeno del fast fashion che favorisce un approccio “usa e getta” dei consumatori. Se tale idea sarà accettata i risvolti non saranno semplici, infatti il tessile si ricicla poco e l’economia del settore è quasi insistente.