Giustizia Quotidiana

La Francia nega l’estradizione di Vincenzo Vecchi, condannato per il G8 di Genova

Scritto da vocealta

Il 24 marzo, la corte d’ appello di Lione si è pronunicata contro l’esecuzione del mandato di arresto europeo spiccato dalle autorità italiane contro Vincenzo Vecchi, militante altermonidalista condannato in via definitiva a 11 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di devastazione e saccheggio.

I fatti contestati risalgono al G8 di Genova del 2001, che aveva visto scontri cruenti tra le forze dell’ordine e i movimenti no-global, nei quali aveva perso la vita il giovane Carlo Giuliani.

I giudici di Lione hanno così confermato le motivazioni delle corti d’appello di Rennes e di Angers, che tra il 2019 e il 2020 avevano ugualmente negato l’esecuzione del mandato d’arresto criticando il reato contestato, risalente al Codice Rocco del 1931.

“Nonostante abbia vissuto per un periodo con falsa identità, per 13 anni ha costruito relazioni, famiglia, ha lavorato e partecipato alle attività della comunità – articolano i togati – e questi diritti devono considerarsi da tutelare rispetto a una condanna per fatti accaduti nel lontano 2001 che pare a tutti gli effetti sproporzionata“.

La Procura della Repubblica avrà tre giorni di tempo per decidere se impugnare la decisione, mentre le autorità italiane premono sul governo francese per ottenere l’estradizione dell’ultimo “black block” di Genova.

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