Salute Today

Covid, in Italia un incremento di casi del +44%

Scritto da vocealta

Il covid torna a far parlare di sé. Secondo il bollettino settimanale emanato dal ministro della salute l’infezione è in aumento. In sette giorni, il numero dei positivi è passato da 14.866 a 21.309, dunque un aumento del 44%. E cresce anche il numero dei ricoveri in terapia intensiva, ad oggi 49.

La colpa è di Eris (EG.5), la nuova variante dominante ormai a livello mondiale. Simile alla precedente sottovariante, Omicron, presenta sintomi piuttosto lievi o comunque già noti, dunque, mal di gola, tosse secca, congestione e naso che cola. Dunque sintomi simili alle più comuni allergie stagionali. Inoltre nei pazienti vengono riscontrati anche, mal di testa, dolori muscolari e articolari.

Eris, non è l’unica variante a preoccupare insieme a lei, c’è Pirola. Meno pericolosa, ricorda  Omicron per il numero di mutazioni che la contraddistingue. I sintomi di questa variante pare siano febbre alta, perdita del gusto e dell’olfatto.

Secondo il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, “non bisogna allarmarsi”,serve un approccio puntuale, razionale e che veda il servizio sanitario prendere in carico il Covid come una delle tante malattie che possono colpire la popolazione.

La Food and Drug Administration starebbe pianificando le versioni aggiornate dei vaccini contro il Covid, affinché sia possibile neutralizzare le varianti, intanto Moderna ha annunciato che il suo vaccino anti-Coronavirus aggiornato protegge contro Pirola e contro Eris.

A fronte dell’aumento dei contagi, il ministero della Salute ha presentato una circolare con l’obiettivo di indicare nuove regole per gestire e isolare i positivi, in particolare negli ospedali, dove sarà necessario sottoporsi a tamponi all’arrivo e in pronto soccorso. Le prossime mosse saranno da una parte misure di protezione e prevenzione per la tutela e la  sicurezza sia dei pazienti che degli operatori, dall’altra la predisposizione di una campagna di vaccinazione  annuale che punti a proteggere coloro che in passato sono stati più colpiti da Covid: anziani, fragili e  immunocompromessi.

 

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