Salute

Come vivono le donne con tumore al seno? Le parole di Onda

Scritto da vocealta

“È cruciale saper ascoltare e comunicare bene sia riguardo alla malattia che alla strategia terapeutica. Ci si cura per vivere e non si deve vivere per curarsi, per questo servono infrastrutture a supporto del percorso diagnostico e terapeutico e la capacità di comunicazione”, afferma Filippo de Braud, professore ordinario dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Dipartimento e della Divisione di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

“Gli enormi progressi scientifici e tecnologici non sono stati accompagnati da simili miglioramenti dei processi organizzativi e un esempio è che l’investimento sul costo delle terapie si è associato a uno sforzo equivalente per avere più figure professionali a garanzia della assistenza, come infermieri, case manager o medici. La malattia coinvolge l’intero sistema familiare e sociale della persona. Pensieri ed emozioni contrastanti affliggono sia la paziente ché il caregiver durante l’intero iter di cura, spesso modificandone le dinamiche relazionali e comunicative. È dunque fondamentale prevedere programmi di supporto rivolti a tutto ‘l’ecosistema famiglia’ che possano favorire l’adattamento ad una realtà in continua trasformazione”, continua Chiara Marzorati, psicologa psicoterapeuta, Divisione di Psiconcologia, Istituto Europeo di Oncologia, Milano.

“Europa Donna Italia è a fianco delle donne affette da carcinoma mammario e ne anticipa i diritti in tutte le fasi a cominciare da quella diagnostica per intercettare da subito familiarità e tipologia di lesione in modo da intervenire immediatamente anche con attività di advocacy”, aggiunge Rosanna D’Antona, presidente Europa Donna Italia.

“Con Onda svolgiamo da sempre una forte e costante attività sinergica per far emergere, come in questo caso, i bisogni delle pazienti, poiché riteniamo che l’ascolto anche dei bisogni afferenti alla sfera emotiva facilitano il lavoro di assistenza di tutto il team multidisciplinare che si prende cura di loro nei centri di cura specializzati”, conclude.

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