Con circa 50 mila italiani ogni anno l’Albania si aggiudica il titolo di meta più gettonata per il turismo dentale, argento per la Croazia e bronzo per la Romania.
A convincere gli Italiani, come molti altri cittadini europei, a spostarsi in altri stati per curarsi è molto semplice: prezzi bassi. Però, soprattutto quando si parla di salute, non sempre spendere di meno è una buona idea. Molte di queste strutture a basso costo usano materiali di bassa qualità e potenzialmente pericolose. Infatti circa 1 paziente su 3 deve curarsi nuovamente per via di infezioni, accessi, problemi con gli impianti e problemi dentali che invece di risolversi sono peggiorate.
Questi centri risparmiano anche sui tempi di guarigione e controlli post-operatori aumentando sensibilmente il rischio di problematiche secondarie e reazioni avverse. Quindi mediamente una persona su tre per risparmiare si ritrova a tornare in Italia con problematiche più gravi di quelle con cui era partito e costretto ad interventi ben più costosi e complessi.