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Chiamparino (Presidente Regione Piemonte): “Tempi maturi per federalismo effettivo”

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Scritto da vocealta

Chiamparino“Le riforme del Pd cambiano l’Italia” è il titolo del nuovo “Taccuino” di AmiciDem, area popolare e della sinistra riformatrice del Pd. Il paper digitale è il secondo numero della collana, diretta da Giuseppe Fioroni e Luciano Agostini, pensata per divulgare temi di attualità tra militanti, elettori e opinione pubblica, presenta i contenuti delle riforme istituzionali e gli interventi di Simonetta Rubinato (deputata veneta del Pd), Sergio Chiamparino (presidente della regione Piemonte) e Simone Valiante (portavoce di AmiciDem).

Sergio Chiamparino spiega: “Ciò che non ha funzionato nell’attuale architettura del Titolo V è però l’esistenza di un’area piuttosto ampia in cui i due livelli legislativi – Stato e Regioni – agiscono con competenza concorrente, perché ha dato luogo a sovrapposizioni e a un aumento del contenzioso. L’attuale riforma ha dunque il merito di suddividere le materie attribuendole in modo puntuale a uno o all’altro dei due livelli.  Resta però il fatto – prosegue il governatore del Piemonte – che molte materie, come Sanità o Ambiente, ma anche le Infrastrutture con il loro impatto sul territorio, ancorché attribuite in modo esclusivo alle Regioni non possono essere considerate come compartimenti stagni. Il punto di vista prevalente deve essere infatti quello dell’interesse dei cittadini e dell’efficacia dei servizi collegati ad una data materia, non quello di una lotta fra poteri dello Stato.  Per questo motivo – sottolinea Chiamparino – serve uno strumento che agevoli la concertazione istituzionale, uno strumento correttamente individuato nel nuovo Senato, la cui funzione di ‘camera di compensazione’ potrebbe però essere utilmente contemperata da una legge bicamerale che disciplini con puntualità e dettaglio le materie e le funzioni di competenza attribuite allo Stato o alle Regioni. Un altro tema fondamentale è quello delle risorse: la riforma infatti vuole che le Regioni, a pieno titolo componenti autonome ma integrate nello Stato, siano protagoniste delle scelte politiche ed economiche del Governo. Soggetti istituzionali con pari dignità ma anche con pari doveri, a cominciare da quelli legati alla necessità di stare all’interno di una logica di risanamento e riqualificazione della spesa pubblica, ricercando nuove strade per una maggiore efficienza dello Stato e della pubblica amministrazione.  

“In questa logica – prosegue Chiamparino – il riordino degli enti locali, con la riduzione delle Province, è senz’altro un passo importante, a patto però che lo Stato riapra il rubinetto per gli investimenti, soprattutto se riuscirà a vincere qualche battaglia a Bruxelles per svincolare in tutto o in parte questo genere di risorse dai vincoli del Patto di Stabilità. Ma la logica riformista – conclude il presidente Chiamparino – non si deve fermare a questo: è necessario premere sull’acceleratore ora che il motore è avviato. I tempi sono maturi per cominciare a pensare seriamente a un federalismo effettivo e non di facciata, svincolato dai tabù culturali che ne hanno ostacolato il percorso negli ultimi anni. E a questo proposito penso che un deciso passo in avanti sul piano dell’autoriforma delle istituzioni regionali, con il rafforzamento di alcune esperienze interregionali già in essere sia a livello nazionale che europeo, possa facilitare il cammino”.

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