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A Palermo detenuti al lavoro per ripulire la città

Scritto da vocealta

Il 20 ottobre scorso Palermo è stata protagonista di un importante iniziativa con 20 detenuti, precedentemente ammessi ai lavori di pubblica utilità secondo il programma previsto dall‘accordo quadro tra DAP e Comune, che si sono occupati di ripulire la città.

In occasione della loro prima uscita si è tenuta una conferenza per raccontare la storia e gli obiettivi del progetto  “Mi riscatto per “ promosso dal DAP, il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. Tale ente è spesso impegnato in iniziative di questo tipo e vanta all’attivo già 100 protocolli d’intesta con enti pubblici e istituzioni private e l’impiego di più di 1000 detenuti in lavori di pubblica utilità.

“E’ un’iniziativa che ha come caratteristica la concretezza .Vedere fuori dagli istituti penitenziari detenuti con le loro attrezzature da lavoro per dare un contributo alla comunità , ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Ma, soprattutto, segna una traccia che il Comune di Palermo ha voluto accogliere”. Queste le parole di Giovanni Russo capo del DAP.

Per l’occasione è intervenuto anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla,  che ha ringraziato l’amministrazione penitenziaria per aver deciso di fare di un momento difficile della vita un occasione di riscatto, e della positiva testimonianza di collaborazione tra istituzioni nel rispetto del principio di sussidiarietà.

L’accordo alla base dell’idea prevede l’impiego di 50 detenuti in attività di recupero del patrimonio ambientale, dopo un periodo di formazione specialistica condotta all’interno degli istituti penitenziari. Precedentemente si era dato luogo a delle verifiche degli interventi da effettuare sul territorio, si era stabilito il numero di detenuti da occupare e si erano individuati i luoghi dove effettuarli. 

Il modello di lavori che ha avuto inizio in Piazza Caponnetto, è stato preso d’esempio in tutto il territorio italiano ed è stato adottato dall’Onu come best practice per il contrasto alla criminalità organizzata e alla recidiva di alcuni reati.

 

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