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Via libera della Camera al dl Imu-Bankitalia con 236 voti a favore, 29 i no

Imu - Bankitalia
Scritto da vocealta

Imu - BankitaliaIl decreto Imu-Bankitalia passa definitivamente alla Camera con la “ghigliottina”, applicata per la prima volta nella storia repubblicana dalla presidente Laura Boldrini. Il rischio di dover pagare la seconda rata dell’ Imu del 2013 è scongiurato; ma in aula è bagarre, con i deputati M5S che, fermati nel loro ostruzionismo, occupano i banchi del governo, i colleghi di Fdi lanciano monetine di cioccolata, quelli del Pd urlano “fascisti!” e, dai banchi di Sel si canta “Bella Ciao”.

Una scena di protesta violenta da piazza quella che si consuma ad ora di cena nell’ Emiciclo di Montecitorio, con una virulenza che sorprende anche i commessi ed i funzionari più anziani. E che lascerà strascichi: a partire dalla denuncia dei M5S contro il deputato questore Stefano Dambrouso, accusato di aver schiaffeggiato una loro collega. «Da domani è escluso che torneremo in Aula a discutere pacificamente», annunciano i Cinque Stelle, lasciando presagire una guerriglia parlamentare sull’ imminente esame della legge elettorale. L’ ostruzionismo dei M5S sul decreto, contestato soprattutto nella parte relativa alla Banca d’ Italia, va avanti per l’ intera giornata.

Interventi a raffica e voti a singhiozzo, ma soprattutto appelli a Laura Boldrini a non applicare la ‘ ghigliottina’, l’ espediente in base a cui la presidenza dell’ Assemblea può decidere di porre in votazione un decreto legge nell’ imminenza della scadenza anche se non si è ancora esaurito l’ esame ordinario. Se ci si fosse arrivati, il decreto sarebbe decaduto e, sostengono dal governo, i proprietari di prime case avrebbero dovuto pagare la seconda rata dell’ Imu. Boldrini prova in ogni modo ad esercitare una “moral suasion” sui M5S appellandosi al loro “senso di responsabilità” perche’ desistano dall’ ostruzionismo. Parte una mediazione, ma non sortisce effetto. E allora, una volta consentito a tutti i gruppi parlamentari di tenere una dichiarazione di voto, a sera la presidente della Camera convoca i capigruppo e, dopo un dibattito acceso a porte chiuse, decide di applicare la ‘ ghigliottina’: per la prima volta nella storia repubblicana.

Lei si sente la coscienza a posto: «Tutte le fasi del procedimento si sono svolte, e tutti i gruppi hanno potuto esprimersi», dice. Parte la votazione, e in un attimo è putiferio. I M5S prima urlano; poi indossano dei bavagli improvvisati, si fiondano come treni sui banchi del governo e li occupano nella bagarre piu’ assoluta, con spintoni e qualche pugno per i commessi. Alla protesta si associa Fdi: pure Fabio Rampelli occupa i banchi del governo sventolando un Tricolore che nessuno riuscira’ mai sfilargli mentre i suoi colleghi lanciano monetine di cioccolata e pesanti fascicoli degli emendamenti che per fortuna non colpiscono nessuno. Dai banchi del Pd si urla “Fascisti, fascisti!”; da quelli di Sel si canta “Bella Ciao” e i M5S rispondono con l’ Inno di Mameli. Nel frattempo Boldrini dà il risultato del voto e si affretta a togliere la seduta. Ma la bagarre continua. Loredana Lupo di M5S denuncia in lacrime ai cronisti di aver ricevuto un forte schiaffo dal deputato questore Stefano Dambruoso, il quale ammette solo un «contatto fisico per bloccare una aggressione alla presidente Boldrini». La storia finirà in tribunale: i M5S annunciano che lo denunceranno. Intanto alcuni commessi vanno a farsi medicare in infermeria. «Una violenza così qui non l’ ho vista in 30 anni», racconta uno dei più anziani assistenti parlamentari, da sempre in Aula. Il decreto passa. Ma non finirà qui. M5S che chiede le dimissioni di Laura Boldrini da presidente della Camera ed annuncia un Vietnam parlamentare. «Da domani e’ escluso che torneremo in Aula a discutere pacificamente. Immaginate quale sarà la qualità dei lavori dell’ Aula quando discuteremo della legge elettorale», promette Giuseppe Brescia. Nel frattempo il Tesoro smentisce che con il decreto sia stato fatto un “regalo” alle banche : la rivalutazione del capitale di Bankitalia, sottolineano a via Venti Settembre,non comportera’ alcun onere per lo Stato.

 

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