Ieri 30 gennaio si è tenuto a Palazzo Chigi l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
I due erano stati ad una cena di lavoro il 3 novembre, in occasione della visita a Bruxelles della presidente del Consiglio, allora da poco insediata, per incontrare i vertici delle istituzioni europee.
Questo appuntamento è stato programmato anche in vista del Consiglio europeo straordinario del 9-10 febbraio, con al centro l’immigrazione e la risposta dell’Ue al piano antinflazione varato dagli Stati Uniti.
La premier, dopo l’incontro, ha dichiarato alla stampa che «l’Europa deve proteggere le sue imprese e deve farlo con coraggio. Secondo la posizione italiana significa soprattutto flessibilità sui fondi esistenti». «Serve il coraggio – ha aggiunto – di realizzare strumenti come un fondo sovrano europeo».
Inoltre, la Meloni ha parlato della questione migranti: «A nessuno conviene dividersi su un tema come le migrazioni, significherebbe fare un regalo ai trafficanti di esseri umani». «Bisogna avanzare – ha continuato la premier – con urgenza verso soluzioni europee a un problema che è europeo, come l’Italia sostiene da anni. Si sta affermando la consapevolezza che l’Ue può e deve intervenire partendo dalla difesa dei confini esterni. E c’è la consapevolezza che l’Italia non può governare da sola la materia».
Mentre Charles Michel, nelle sue dichiarazioni, ha spiegato: «Dopo 100 giorni di responsabilità di questo governo volevo fare i migliori auguri al presidente del Consiglio e ringraziare anche per la cooperazione molto franca, diretta e sincera a livello europeo avuta negli ultimi mesi, basata sugli interessi italiani ma anche con la volontà di tutelare l’Unione europea. Quando l’Ue sta bene, sta bene anche l’Italia».
Il presidente del Consiglio europeo, a conclusione dell’incontro, ha inoltre scritto un tweet: «Lavoriamo insieme per rendere l’Europa più sicura, più forte e più prospera. Con Giorgia Meloni abbiamo discusso temi importanti sia per l’Italia che per l’Unione Europea».