Italia campione d’Europa e vicecampione del mondo. Tranquilli: la Nazionale stavolta non c’entra. In tempo di crisi del pallone, ci pensa un altro “sport” a regalare primati al nostro Paese. Ormai popolare e amato quasi come il calcio: Facebook. Lo rivela l’Agcom nella sua relazione annuale. Nessuno, nel vecchio continente, trascorre così tanto tempo sul più celebre dei social network. Siamo secondi soltanto al Brasile, al settimo posto per numero di utenti (19 milioni). Cifre da capogiro, che segnalano di fatto una vera e propria rivoluzione culturale nell’ambito del consumo dei media. Internet, come previsto, sta trasformando le nostre abitudini. Con Google che la fa ovviamente da padrone, grazie al dominio del mercato pubblicitario (ben un miliardo di euro raccolti).
Ma è ancora la Tv, in barba alla famigerata rivoluzione digitale, la preferita dagli italiani. Con percentuali che lasciano poco spazio all’immaginazione: l’89,1% dei cittadini preferisce infatti ancora informarsi attraverso il tubo catodico, contro il 20,6% del cosiddetto “popolo del web”. In coda alla classifica la radio (19,3), secondo posto per i quotidiani: 61, 6.
Preoccupato, il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò, per la diffusione della banda larga nel Belpaese. I dati parlano chiaro: la percentuale di abitazioni connesse sia in fisso che mobile è inferiore al 50% a fronte di una media europea del 61%.
