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TOP Prosecco, Regioni: Ogni iniziativa per decisa opposizione a richiesta Croazia

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Come è noto la Repubblica di Croazia ha presentato alla Commissione europea la protezione del Prošek come «menzione tradizionale» e sebbene il termine Prošek costituisce la traduzione in lingua croata e slovena del termine italiano Prosecco, la Commissione europea ha ritenuto la richiesta croata rispondente ai requisiti di ammissibilità e validità e che quindi provvederà alla pubblicazione della domanda nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue per raccogliere le eventuali opposizioni da parte dei soggetti interessati, entro il termine di due mesi dalla pubblicazione stessa.

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Massimiliano Fedriga, in un documento approvato oggi sottolinea che tale richiesta se approvata rappresenta un pericolo «non solo per le tre denominazioni riguardanti il Prosecco – Prosecco DOC, Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e Asolo Prosecco DOCG -, ma anche per gli effetti su tutto l’impianto regolatorio della protezione delle indicazioni geografiche. Tale richiesta, per la sua portata e effetti, rappresenta il tentativo di evocare la qualità delle produzioni italiane ai soli fini commerciali, attraverso lo sfruttamento della notorietà mondiale acquisita da un prodotto italiano», ma può «compromettere la credibilità dell’intero sistema europeo, specie nei confronti dei paesi terzi che, nell’ambito degli accordi bilaterali, non saranno più disposti ad accettare il principio cardine delle Indicazioni Geografiche».

Occorre «tutelare l’impegno economico e di conoscenze profuso dalla filiera interessata e più in generale da tutto il sistema delle produzioni italiane a denominazione di origine e indicazione geografica». «Per questo motivo abbiamo chiesto al Ministro Patuanelli – ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – che siano attivate tutte le iniziative possibili per una decisa opposizione alla richiesta della Repubblica di Croazia, e ci siamo resi disponibili a supportare le conseguenti azioni che il Governo intenderà promuovere».

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