Da Ancona a Fano ed Urbino oggi, subito dopo le 7, sono state percepite due scosse di terremoto molto forti. La più forte è stata di 5.7 alle 7.07, poi un’altra di magnitudo 4 alle 7.12. È la più grande da 90 anni.
La profondità dell’ipocentro è di 8 chilometri. Il sisma è stato avvertito anche a Roma, Firenze, Bologna e nel Friuli-Venezia Giulia. Al momento, per fortuna, non si registrano danni.
Questa mattina le Marche si sono svegliate con gente in strada e tante segnalazioni ai vigili del fuoco di crepe e fessurazioni nelle pareti.
La clinica privata Villa Igea sta evacuando parzialmente la struttura. Nella sede dell’Assemblea legislativa sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici.
Circa una decina gli accessi al pronto soccorso nell’ospedale regionale di Ancona: si tratta di persone rimaste leggermente ferite durante i momenti di paura e agitazione, per fortuna sono stati riportati solo traumi minori e crisi di panico.
Scuole chiuse a Pesaro, Fabriano e Macerata, dove le scosse di terremoto sono state avvertite nettamente, e lungo la costa a San Benedetto del Tronto e a Grottammare (Ascoli Piceno). Anche l’Università resta chiusa.
Nel frattempo, Giorgia Meloni fa sapere di essere in contatto con il presidente della Regione Marche e con la Protezione civile.
Per controlli sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, tra Falconara e Jesi, sulla Rimini-Ravenna e sulla Ancona-Roma la circolazione ferroviaria è stata temporaneamente sospesa. Al momento però nessun treno è fermo in linea.
Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, tranquillizza così: fortunatamente “non si attende un evento tsunami” perché con “il valore dell’evento a mare” del livello di quello che si è verificato poco dopo le 7 di oggi “in genere non produce onde tsunami” ma comunque “è partito il sistema allertamento internazionale” con i paesi limitrofi.