Il Governo lo aveva anticipato nelle scorse settimane, e i lavori parlamentari sulla legge di conversione Asset stanno procedendo di conseguenza. Il superbonus non sarà prorogato. Anche gli emendamenti previsti dalla maggioranza, che ipotizzavano una posticipazione al 30 giugno 2024 per i lavori condominiali sono stati bocciati.
La questione nasce per consentire di evitare la percentuale di agevolazione più penalizzante. Dunque era stata chiesta una proroga di sei mesi dalle imprese e dai cittadini, questo però solo per i lavori condominiali in corso. Questa proroga ha deciso il Governo non ci sarà e da gennaio 2024 il superbonus sarà tagliato dal 90 al 70 per cento.
Coinvolte nei lavori le commissioni Ambiente e Industria del Senato.
In particolare a dare la loro opinione sono Michele Fina, Lorenzo Basso e Nicola Irto del Partito Democratico. I senatori hanno spiegato che sia il Governo che la maggioranza hanno bocciato tutti gli emendamenti in materia di superbonus, nonostante gli appelli dei cittadini e lavoratori, nonchè di rappresentanti di categorie economiche come l‘Ance, che tra le altre cose è considerata testualmente dal Governo come portatrice di interesse. Il Pd si dichiara molto duro al riguardo, infatti la questione dei crediti incagliati mette in ginocchio gli “esodati” del superbonus e imprenditori onesti che si sono fidati di questa misura dello Stato, che ad oggi non si interessa di loro.
Si chiude nella maretta dunque l’ennesima giornata di lavori parlamentari nella quale le aspettative di un grande comparto di cittadini sono state in qualche modo mortificate.
