Nella giornata di ieri, il govero britannico ha deciso di espellere 23 diplomatici russi accusati di essere agenti segreti sotto copertura. Per la May, inoltre, la Russia è "colpevole" dell'uccisione dell'ex agente del KGB Sergej Skripal.
La risposta del ministero degli esteri russo non si è fatta attendere: "Il governo britannico ha scelto lo scontro con la Russia – afferma – le misure di risposta non saranno tardive. La dichiarazione della premier britannica Theresa May alla Camera dei comuni oggi, sulle misure per punire la Russia per il suo presunto coinvolgimento nell'avvelenamento di Sergej Skripal e di sua figlia è una palese provocazione senza precedenti che incrina le basi del dialogo fra i nostri paesi".
Nel frattempo altri Paesi della scacchiera internazionale stanno prendendo posizione: l'Australia si è schierata in maniera decisa a fianco del Regno Unito; gli Stati Uniti condividono la versione dei fatti dei britannici relativamente all'avvelenamento dell'ex spia con gas nervino da parte dei servizi segreti russi; la Francia, invece, ha deciso ancora di non schierarsi per macanza di prove nei confronti della Russia.